Entra nel pub e si voltano tutti: “E’
arrivato Sergey”. Abbracci, strette di mano, silenzio che cala. E
allora chiediamo: “…lui sarebbe?”. I tifosi rispondono: “Sergey Ryzhikov,
leggenda del Rubin Kazan!”. Sguardo rapido su internet, prime informazioni: astronauta russo. Impossibile., meglio ricontrollare: “Portiere, classe ’80”. Lui. E un curriculum niente male: sei trofei, due campionati russi, tre gare giocate contro il Barcellona, nessun gol subito
da Leo e una vittoria al Camp Nou nel 2009. Amazing: “Tra le partite più belle della mia carriera” dice lui, col sorriso di
chi ne ha parate tante. Pure all’Inter di Mourinho, anche se Balotelli segnò a San Siro: “Ricordo quella partita, al ritorno finì male ma all’andata pareggiammo 1-1”.
Anni? 37. 320 partite giocate a Kazan: “Se
dovessi chiudere la mia carriera qui sarei felice”. E sorride. I tifosi applaudono
ancora: “Persona umile, viene spesso in questo pub”. Raccontano loro. Noi,
invece, lo incontriamo per caso durante il nostro tour verso i Mondiali. PS:
nelle prossime settimane Gianlucadimarzio.com vi fornirà un reportage
di quattro città che ospiteranno il grande evento (Mosca, Nizhnij
Novgorod, Kazan ed Ekaterimburg). Foto, video, speciali sulle squadre e tanti contenuti
esclusivi vissuti in loco. Ma torniamo al portiere del Rubin, qualche domanda: “Ti hanno mai cercato squadre
italiane?”. E lui: “No, ma giocare in Serie A è il sogno di ogni calciatore”.
Scaviamo più a fondo. “I giocatori più forti mai affrontati?”.
Ryzhikov ci pensa: “Torres e Vagner Love (ex Cska Mosca, ora all’Alanyaspor)!. Parola di bandiera. Domanda di
mercato poi, l’argomento è Sardar Azmoun: l’attaccante, infatti, è stato vicino
alla Lazio durante la sessione estiva, ma alla fine l’ha preso il Rubin del “mistico”
Berdyev: “Non ne ho parlato con lui, ma lo volevano tantissimi club europei. E’
vero”. C’è stima: “E’ un grande talento, un bravo ragazzo, sicuramente un buon
attaccante. Ha ancora bisogno di crescere ma ha tanta qualità, ho fiducia”. Stesso
trattamento per Bocchetti, oggi allo Spartak: “Ci ho giocato per tre
anni, è una bella persona e un grande calciatore!”. Ultima pillola su Ansaldi, oggi al Torino (cinque anni al Rubin): “Lo ricordo con affetto”. E sorride ancora. I tifosi gli domandano se sarà al Mondiale, quale sarà il futuro del
club: “L’anno prossimo vedrete…”. Risponde sempre. Noi ce ne andiamo, lui resta seduto lì, a parlare coi tifosi. Come uno di loro. Come uno qualunque. Anche se a Kazan proprio non lo è.
Ecco tutti i vincitori del Gran Galà del Calcio, dalla miglior società al miglior allenatore…
Le parole del direttore sportivo del Napoli dal Gran Galà del Calcio Il Gran Galà…
Le parole del direttore sportivo dell'Inter sull'inizio di stagione e sul mercato Presente al Gran…
Il Presidente della Lega Serie A, Ezio Simonelli, ha fatto il punto sulla possibilità di…
Antonio Conte (imago) Le parole dell'allenatore del Napoli Antonio Conte ai microfoni di Sky Sport…
Le parole di Francesco Totti sulla stagione della Roma e sulla Nazionale Impegnato a Miami…