Un'investitura che non si aspettava. Daniele Rugani scenderà in campo contro l'Ajax, domani: la Juventus conterà su di lui per sostituire Giorgio Chiellini, nemmeno partito per Amsterdam a causa di un problema al polpaccio. Allegri ha deciso di puntare su di lui, e lui in conferenza stampa non si tira indietro: "Mi sento pronto" ha dichiarato ai microfoni di Sky al seguito della squadra bianconera. "Domani servirà una partita da Juve: non sarà per niente facile. Dobbiamo fare tesoro di quanto accaduto a Madrid e non dovremo ripetere certi errori".
Nella conferenza stampa, il ragazzo di Lucca guarda il plotone di giornalisti davanti senza tradire alcuna emozione: "Vivo quest'attesa con entusiasmo, cercando di godermi ogni istante. Sappiamo quanto sia importante Giorgio. È un'occasione che ho sempre sognato. Ci vorrà grande attenzione e solidità, sono una squadra tecnica e veloce".
Per Rugani è la terza partita dell'anno in Champions League. La prima a Valencia all'esordio, la seconda nella sconfitta – irrilevante – con lo Young Boys. Domani sera, invece verrà catapultato in un quarto di finale. Contro De Ligt, uno che potrebbe insidiare il suo futuro juventino: "Lo conosco, l'ho affrontato anche in nazionale. È uno dei tanti giocatori di valore che hanno". Domani saranno avversari, in futuro forse compagni. Magari si contenderanno una maglia al centro della difesa o forse un giorno potrebbero essere il centro della difesa. Pensieri futuri, poco tangibili e poco importanti oggi.
Rugani mercoledì sera sarà accanto a Bonucci. Forse in una difesa a 4, anche se Allegri non ha ancora sciolto gli ultimi dubbi. In ogni caso, almeno fino al 2023, sarà al centro del progetto bianconero: "Il rinnovo è stato un gesto importante. Era quello che speravo. È un segnale che mi dà molto orgoglio".
Lo dice guardando lontano. Con la testa è già alla partita, dove "Cristiano ci sarà e ci aiuterà tantissimo". Risposte brevi, linguaggio del corpo controllato. Equilibrio, quello che servirà contro il tridente olandese. È chiamato a sostituire il capitano di mille battaglie. Lo ha studiato per due anni. Adesso c'è da scrivere il compito più importante.
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