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Rrahmani, “l’incubo” Udine spazzato via otto mesi più tardi

“Finto, aspetto, eccola, gol”. Deve aver pensato questo Amir Rrahmani, tutto in un secondo, mentre la punizione di Lorenzo Insigne si trasformava in uno schema meraviglioso e l’errore del compagno Koulibaly diventava uno splendido assist. 

La prima volta è sempre la più bella, anche per il centrale kosovaro che entra nella schiera di marcatori napoletani di questa stagione con il gol che – di fatto – questa sera ha chiuso i conti alla Dacia Arena, regalando al Napoli tre punti pesanti che valgono (almeno per qualche ora) il primato in solitaria in classifica.

Ma non si vive di sole reti: lo sa bene il difensore Rrahmani, che vive per negarli agli altri i gol e questa sera ha approfittato della chance concessa da Spalletti, finendo la gara tra i migliori in un 4-0 azzurro in Friuli che non ha lasciato troppo spazio agli avversari: ha chiuso Pussetto e Deulofeu, ha rifinito su Pereyra e Molina, si è lasciato guidare da Koulibaly e ha guidato a sua volta quando c’era da guidare. Togliendosi anche lo sfizio del gol per chiudere un cerchio e allontanare le ombre di un anno fa. 

UDINESE-NAPOLI, ORA SPALLETTI HA UN RRAHMANI IN PIÙ

Sono passati otto mesi da quella notte disastrosa: dopo l’arrivo a Napoli, Rrahmani non aveva trovato spazio per sei mesi. La prima volta da titolare con Gattuso arriva a gennaio 2021, proprio alla Dacia Arena contro l’Udinese di Lasagna e Pereyra che con lui fanno quello che vogliono. Manolas – suo compagno di reparto – abbandona la gara dopo un quarto d’ora, Koulibaly non c’è e la coppia con Maksimovic non convince. 

La sua prima volta con il Napoli è un incubo e dura solo 45 minuti. Pioggia di critiche su Amir, che è l’ultimo arrivato in azzurro: ma con la testa dura che è un’abitudine della sua gente non ascolta nessuno, si allena duramente e sposa in tutto e per tutto la causa. Si guadagna altre occasioni, le sfrutta al meglio e ai nastri della nuova stagione viene anche riconfermato: fino a stasera, la nuova prima da titolare. Ancora a Udine e con otto mesi in più di esperienza azzurra. Stavolta senza critiche, con un gol in più e la speranza di aver scalato posizioni nelle gerarchie. Manolas è avvisato.

Gennaro Arpaia

Nato a Napoli giusto in tempo per salutare Maradona. Il calcio non è stato il primo amore perché alle partitelle tra amici non venivo mai scelto a causa della mia non-classe innata. L'idea fu quella di ritagliarsi uno spazio alternativo, provando a raccontarle. E dopo qualche anno ne ho raccontate tante in giro qua e là. Amo lo sport, le sue storie, gli occhi di chi lo ama. Con Gianlucadimarzio.com dal 2019.

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