Il titolo anticipa la trama: rosso e lacrime. Ma il protagonista questa volta non è chi fa gol. O almeno, chi generalmente è portato a far quello: Paulo Dybala. Che alla prima da titolare (qualificazioni prossimi Mondiali) con l’Argentina, allo stadio Malvinas di Mendoza, non sente né pressione né responsabilità e gioca, si diverte, fa la joya come ha sempre dimostrato anche in bianconero: un palo, qualità, solo applausi. Ma lui non segna. Anzi, viene espulso! Per doppia ammonizione sia chiaro, e con il primo totalmente inesistente. Ma rosso fu. E quando Bascunan glielo sventola in faccia (al 45′ del primo tempo) Paulo prima si copre istintivamente il volto con la camiseta albiceleste e poi scoppia in un pianto senza freni, a dirotto, fino dentro gli spogliatoi. Messi lo consola subito, con un buffetto da leader. E poi insorge contro l’arbitro: “Ingiusto!”. Messi e gli altri nove compagni della sua Nazionale, tutti per Dybala. E mentre il ‘Nene’ (bambino in spagnolo) si fa due occhi gonfi e lucidi di emozione, 43mila persone cantano il suo nome: ‘Dybala!”, il protagonista al rovescio di una prima in Nazionale da incubo. Un film che però è già stato visto dal migliore di tutti, che fu cacciato nel suo debutto con la selección, contro l’Ungheria. Un certo Messi…
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