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Rossella Sensi: “Perez ci ha provato seriamente per Totti. Mai avuto paura di perderlo”

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Rossella Sensi, ex presidente della Roma (Imago)

L’ex presidente della Roma ha parlato del club giallorosso in un’intervista, tra passato e presente

La famiglia Sensi ha segnato un’era in casa Roma, rimanendo a capo del club per quasi 20 anni.

Prima Franco Sensi, poi la figlia Rossella, che dopo la morte del padre è stata al timone per tre stagioni calcistiche.

Un periodo di grandi successi quello, tra i migliori dell’intera storia giallorossa, che ha portato uno Scudetto, due Coppe Italia e anche una Supercoppa Italiana.

Rossella Sensi intanto è tornata a parlare, rilasciando un’intervista al Corriere dello Sport.

Roma, le parole di Rossella Sensi

Prima di tutto, l’ex presidente della Roma ha dichiarato: “Non ci siamo rovinati per la Roma, mio padre ha deciso di impegnare gran parte del patrimonio per lei, che è stata e resta il grande amore di famiglia“.

Poi, sul possibile addio di Totti in passato: Mai avuto paura di perderlo. Con noi sarebbe potuto andare via solo a scadenza e di sicuro l’avremmo evitata. La rinuncia a Totti, al di là dell’amore per l’uomo e della grandezza del campione, avrebbe comportato un notevole impoverimento patrimoniale per la Roma. L’unico presidente che ci ha provato seriamente è stato Florentino Perez che era amico di mio padre, il quale però non ci ha mai pensato. Florentino è stato protagonista di uno dei momenti più belli della nostra storia”.

Francesco Totti, ex capitano della Roma (Imago)

“La storia di Totti non meritava una conclusione del genere”

Chi sarà il sostituto di Ranieri secondo l’ex presidente? “L’allenatore ideale è quello che aderisce maggiormente al momento storico della società. Lo sanno i Friedkin chi può e deve essere, e lo sa Ranieri”.

E infine, la Sensi ha anche parlato della lontananza di Totti da questa Roma: “È un controsenso. Ma tutto deriva dalla chiusura del suo rapporto con la Roma di Pallotta. Le modalità dell’uscita non mi sono affatto piaciute. La storia di Francesco non meritava una conclusione del genere“.