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Rosella Sensi: “Sorpresa dal caso Totti. Il ritorno di Spalletti mi ha commosso”

Nella sera in cui la Roma ha perso per 2-0 al Bernabeu contro il Real Madrid in Champions League, l’ex presidente della squadra giallorossa, Rosella Sensi, ha parlato ai microfoni di Sky Sport, ricordando gli anni in vetta alla società, analizzando il cambio di panchina ed anche la delicata situazione Totti:
“Dopo aver lasciato la presidenza della Roma, non sono più tornata allo stadio, non ce la faccio, è più forte di me: mi commuovo troppo. Tornare significherebbe mettersi di fronte a tutto quello che è stato mio padre per questa squadra. Detto questo la seguo comunque molto: la Roma è nel mio dna. Spalletti? Abbiamo vinto tanto con lui, abbiamo anche sfiorato uno scudetto di fronte ad un’Inter che in quegli anni travolgeva tutto e tutto. Il suo ritorno sulla panchina della Roma è la conferma che avevamo fatto bene a prenderlo. Vederlo nuovamente da allenatore mi commuove, mi fa rivivere tempi ormai andati”.
Sulla Roma attuale pesa un tasto dolente, l’ultima parte della carriera di Francesco Totti e il duro confronto avvenuto con Spalletti culminato con l’esclusione dai convocati commentato così da Rosella Sensi: “Sono molto legato a lui. Sono rimasta sorpresa dalla sua intervista e dalla strana gestione di mister Spalletti. È vero che Francesco è un giocatore, ma è anche un simbolo, anzi l’unico simbolo rimasto nel calcio moderno. Per i bambini una leggenda come lui significa tanto, rappresenta il sogno che tutti possono coltivare di diventare come Totti. Francesco in futuro dovrà fare un percorso da dirigente, anche per le relazioni che riesce ad instaurare con chi lo circonda. Se si ha la fortuna di avere una leggenda così all’interno del club non può diventare un peso”.

Gianluca Di Marzio

Ci ho messo più di trent'anni per tornare dove sono nato. Non conoscevo le strade, non sapevo a memoria le vie, ricordavo solo il nome della clinica -Villa Stabia- dove mia madre mi aveva dato alla luce. Più di trent'anni sì, non proprio un figlio modello per la mia città, Castellammare di Stabia, una trentina di chilometri da Napoli. Lì sono nato il 28 marzo del 1974, sono Ariete per gli amanti dei segni zodiacali, non chiedetemi l'ora e comunque non sono un fanatico degli ascendenti.

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