2006, 2010, 2014, 2018, 2022. Sono cinque i Mondiali disputati da Cristiano Ronaldo senza partire mai una volta dalla panchina. Fino a oggi, almeno. L’unica certezza del Portogallo: quando la posta in palio si alza, in campo ci vanno CR7 e altri 10. Il tempo, però, passa per tutti. Il nuovo che avanza si chiama Gonçalo Ramos, ironicamente autore del gol del vantaggio. E Cristiano, per una volta, forse la prima da inizio carriera, può solo guardare dalla panchina mentre i suoi compagni si conquistano sul campo la qualificazione ai quarti di finale.
Non era mai successo, ai Mondiali. E sarebbe stato folle il contrario: non capita spesso di avere in squadra un cinque volte Pallone d’Oro, recordman assoluto di gol in nazionale e Champions League. Numero 7 sulle spalle e fascia da capitano al braccio, mai messo in discussione. Ma le cose sono cambiate. E Santos nel pre-partita l’ha ribadito: è scelta tecnica.
“L’episodio in Portogallo-Corea? Non c’entra niente. È una questione strategica che era già in preparazione per questa partita e niente di più. È un professionista esemplare e, se dovrà giocare, aiuterà sicuramente”, ha dichiarato a Sport Tv, come riportato da A Bola. E sul campo la mancanza di CR7 non si è sentita, anzi. A portare in vantaggio i lusitani è proprio il suo sostituto, il classe 2001 Gonçalo Ramos, poi autore di una tripletta. Una differenza d’età di ben 16 anni, gli stessi passati dal primo Mondiale di Cristiano nel 2006, finito in semifinale per mano della Francia.
L’altro protagonista, Pepe, è l’uomo che ha ereditato la fascia da capitano proprio di Ronaldo e che, con il suo gol a 39 anni e 283 giorni, è diventato il secondo marcatore più anziano della storia del Mondiale, il più vecchio in assoluto con la maglia del Portogallo. Di chi era il recordo prima? Neanche a dirlo, di CR7, entrato nella storia grazie al gol alla prima giornata di questa Coppa del Mondo contro il Ghana.
Il pubblico lo acclama a lungo, dagli spalti si alza un boato quando Santos manda a scaldare il numero 7. Ronaldo entra in campo al 73º minuto: 17 minuti per lasciare il segno. Ci prova più volte: su punizione, finita sulla barriera, in contropiede, fermato. Poi trova il gol, ma in fuorigioco. Un segno del destino: non è serata per Cristiano.
A fine partita è trionfo per il Portogallo: 6-1, risultato tennistico. Segnano tutti: oltre all’uomo copertina Ramos e Pepe, si uniscono alla festa anche Guerreiro e Rafael Leao, subentrato a pochi minuti dal fischio finale. Tutti, tranne Cristiano. Che entra deluso negli spogliatoi mentre la squadra in campo festeggia. Non resta che provare a consolarsi con la qualificazione ai quarti, dove lo attende il Marocco.
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