Categories: News Calcio

Ronaldo: “Non avrei mai voluto lasciare l’Inter, era casa mia”

Quando si parla di Ronaldo, bisogna sempre specificare. Perché se da una parte c’è Cristiano, dall’altra c’è Luís Nazário de Lima, noto ai più come ‘Il Fenomeno’. Universalmente riconosciuto come uno dei migliori attaccanti della storia, il brasiliano ha trascorso anche 5 stagioni con la maglia dell’Inter, vincendo una Coppa UEFA ed un Pallone d'Oro. Un'avventura che si è interrotta con il trasferimento al Real Madrid nell’estate del 2002, a proposito del quale Ronaldo si è espresso in maniera del tutto nostalgica: “Non avrei mai voluto lasciare l’Inter, la sentivo come casa mia” ha affermato il brasiliano in collegamento video con il Festival dello Sport di Trento.

Un addio dovuto soprattutto al suo cattivo rapporto con l’allora allenatore nerazzurro, Cuper: “Non mi era mai capitato di chiedere la testa di un allenatore al mio presidente, non fa parte dei miei valori. Però con Cuper non ce la facevo più, si comportava male nei miei confronti”. Una situazione degenerata del tutto dopo il 5 maggio 2002, che costò lo Scudetto all’Inter all’ultima giornata: “Non so se con la vittoria del campionato sarebbe cambiato qualcosa. Pensavo che Moratti avrebbe cacciato Cuper, perciò a causa del mio orgoglio scelsi di andarmene. La città che prima mi amava arrivò ad odiarmi, fu difficile. Moratti per me è stato come un padre, entrambi pensiamo di aver fatto un errore in quella circostanza”.

Al 5 maggio ho pensato tante volte, eravamo troppo convinti di vincere ed eravamo distratti dal probabile acquisto di Nesta. Inoltre penso che Cuper abbia sbagliato la formazione, inserendo troppi centrocampisti, ed abbiamo fatto anche tanti errori individuali. Una delle più grandi delusioni della mia vita” ha proseguito Ronaldo. “La nostra Inter era fortissima: Vieri, Seedorf e tanti altri grandi calciatori. Con Bobo mi trovavo alla grande, ma a causa del mio infortunio abbiamo giocato poco insieme”. Già, quel dannato tendine rotuleo che gli ha limitato, e non di poco, una carriera comunque fantastica: “Contro la Lazio mi sono subito reso conto che il ginocchio aveva ceduto. Era un infortunio di cui allora non si sapeva moltissimo, i primi giorni sono stati tristissimi. Ho dovuto cercare dentro di me tutto l’amore che provavo per il calcio. Non ho mai mollato la fisioterapia, con la speranza sempre con me. Penso che i metodi di allenamento di allora non mi abbiano aiutato”.

LEGGI ANCHE: INTER, LAUTARO: "CONTE FA UN LAVORO TOTALE. MIGLIORATI A LIVELLO FISICO E MENTALE"

Redazione

Dal 2011 ne abbiamo fatta di strada, sempre con voi al fianco. Ci piacciono le notizie, il mercato, il calcio. Sì, ma soprattutto le storie, le emozioni, il bello che questo mondo può regalare. E amiamo raccontarvelo.

Recent Posts

2025, il mercato che è stato: la top 11 degli acquisti in Serie A

Chi sono stati i migliori acquisti del 2025 in Serie A? Ecco la nostra top…

11 ore ago

I “most improved”: le sorprese del 2025 nel calcio

La lista con alcuni dei giocatori che hanno visto accrescere di più il proprio valore…

13 ore ago

Douglas Luiz sulla Juventus: “Un anno difficile, ora sto bene”

Le parole di Douglas Luiz, ex centrocampista della Juventus e ora al Nottingham Forest, al…

14 ore ago

Le 5 storie di calciomercato del 2025 che ricorderemo

Milan, Jashari (IMAGO) Le storie di calciomercato che hanno segnato il 2025: tra battaglie a…

15 ore ago

Morto John Robertson, leggenda del Nottingham Forest

Si è spento John Robertson, vincitore di due Coppe dei Campioni con il Nottingham Forest…

16 ore ago

Dall’Arsenal al Nizza: le squadre top e flop del 2025

Il 2025 è agli sgoccioli: andiamo alla scoperta delle squadre top e flop dei maggiori…

17 ore ago