Ronaldinho e Miccoli: numero 10 elevato al quadrato, due stelle che hanno illuminato la Serie A. Il primo, Dinho, brasiliano per davvero. Il secondo, Fabrizio, genio e sregolatezza: lo sembrava in campo, quando accelerava palla al piede o quando la infilava nel “sette”. In occasione della visita nel Salento, l’ex attaccante di Barcellona e Milan ha fatto una visita alla scuola calcio del “Romario del Salento”: foto con i ragazzi dell’ASD Fabrizio Miccoli e saluti ai suoi tifosi, prima di spostarsi nella sala congressi dell’Arthotel per presentare il suo vino. Ospite straordinario, insieme ai due calciatori, anche il pugile Clemente Russo, che lancerà una bottiglia sempre in collaborazione con le Cantine Cordella: “Mi aggiungo agli altri calciatori? – ha scherzato Russo – Magari! Sono un buon difensore. Non so, però, se Ronaldinho avrebbe il coraggio di puntarmi…”. Tra una risata e l’altra, non sono mancati i complimenti al vincitore del Pallone d’Oro 2005: “Dinho, insieme a Maradona, per me è stato un idolo assoluto. Pochi nella storia hanno giocato ai suoi livelli”, ha detto l’ex capitano del Palermo. “Io invece gli voglio fare una domanda – ha scherzato Russo -. Qual è stato il gol più brutto della tua carriera?”. “Beh… non ricordo: non mi piaceva fare gol brutti”, la risposta di Ronaldinho. Sorridente e… sincero.
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