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Romagnoli&Maksimovic, piccoli già grandi: incroci e destini della strana coppia dell’estate italiana

La strana coppia dell’estate italiana. Romano uno, serbo l’altro: ruolo e carta d’identità che li accomuna. Difensori entrambi, giovanissimo uno (classe 1995), molto giovane l’altro (classe 1991). Piccoli già grandi. Cresciuti in fretta: l’esordio in Serie A il 22 dicembre 2012 con la maglia della Roma per Romagnoli, prima volta su un campo italiano il 6 ottobre 2013 con addosso la casacca del Torino per Maksimovic. Alessio e Nikola, i protagonisti (quasi inaspettati) di un’estate di calciomercato all’italiana. Perché nella terra di Nesta, Cannavaro, Cabrini, Maldini, Scirea, Bergomi e Baresi i difensori hanno sempre un ruolo d’eccezione: un po’ come succede per i fantasisti in Liga. Altro calcio, altra mentalità. Stessi sogni sotto l’ombrellone.

Estate calda, destini che si incrociano per lungo tempo: a tratti si aggrovigliano, fino a imboccare il sentiero giusto. L’A7 Genova-Milano (con tappa di passaggio a Roma, giusto il tempo di fare le valigie) per Alessio Romagnoli, il solito tragitto che dal proprio appartamento porta al centro Sisport, campo di allenamento del Torino, per Nikola Maksimovic. Eppure per entrambi l’estate è stata davvero movimentata e Napoli qualcosa in più di una semplice suggestione al tramonto.

Aurelio De Laurentiis per Romagnoli era arrivato ad offrire 28 milioni, ma il giocatore in cuor suo aveva già accettato la corte del Milan. Che per vestirlo di rossonero versa nelle casse della Roma una cifra per molti fuori mercato: 25 milioni di euro. Romagnoli il prescelto, Maksimovic la prima alternativa. Ma sul serbo in pole c’è il Napoli: i colloqui tra Cairo e De Laurentiis proseguono per tutta l’estate, poi la ‘rottura’ a metà agosto circa. “Nikola non si muoverà più dal Torino, ormai sarebbe troppo tardi”. Detto, fatto. Nuova stagione in granata. Che però per Maskimovic inizia malissimo.

Frattura del quinto metatarso del piede sinistro prima della terza giocata di campionato, 116 giorni di assenza, quindici gare di Serie A saltate e ritorno in campo lo scorso 10 gennaio contro l’Empoli. Per Romagnoli, invece, percorso diverso ma non senza difficoltà: sempre titolare, chiavi in mano di una difesa che specialmente a inizio stagione fatica eccome. Poi una crescita costante e quell’investimento così oneroso per il suo cartellino che oggi inizia a pesare un po’ meno. Mai fuori fino a questo momento per scelta tecnica, ma due volte per squalifica (Napoli e Bologna) e una per via di una condizione fisica precaria dopo una settimana d’influenza che lo ha costretto ad osservare la gara del San Paolo dalla panchina lo scorso lunedì.

Già, proprio contro il Napoli. Destino che ritorna. Così come il mercato: se il difensore del Milan è finito anche sul taccuino di Barcellona (che insieme a Donnarumma lo ha osservato da vicino due domeniche fa) e Bayern Monaco, su Maksimovic ecco tornare con prepotenza l’interesse del Napoli. Contatti ripartiti, assalto già pronto per la prossima estate. Un’altra che potrebbe vedere protagonisti del mercato ancora loro, Alessio e Nikola, uno contro l’altro questa sera a San Siro per Milan-Torino. Si scruteranno, si saluteranno, stringeranno forte gli scarpini. Una pacca sulla spalla, poi il fischio d’inizio. Titolare il serbo, con ogni probabilità avvio in panchina per il rossonero: la volontà di Mihajlovic è quella di farlo recuperare bene per poi ridargli il comando della difesa già dalla sfida di Coppa Italia martedì prossimo contro l’Alessandria. Romagnoli&Maksimovic, gemelli diversi diventati grandi così in fretta. Ma con ancora tanta strada da percorrere.

Nino Caracciolo

Nasce in Calabria a Melito di Porto Salvo (RC) il 19 marzo 1985, una Laurea in Teoria della Comunicazione e dei Linguaggi conseguita presso l’Università degli Studi di Messina e una grande passione per il calcio in generale ed il calciomercato in particolare. Giornalista pubblicista, nell’ottobre del 2013 entra a far parte dello staff di Gianluca Di Marzio per GianlucaDiMarzio.com.

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