Dare seguito alla bella vittoria dell’ultimo turno contro il Crotone e continuare a viaggiare nei piani alti della classifica: è questo l’obiettivo della Roma, che nel lunch match di domani sfiderà il Torino di Sinisa Mihajlovic. Della gara contro i granata ha parlato l’allenatore giallorosso Luciano Spalletti, intervenuto quest’oggi in conferenza stampa: ″Per domani ho tutta la rosa a disposizione ad eccezione di Vermaelen – ha detto Spalletti -. Dobbiamo valutare con più calma la sua situazione, perché se proviamo ad alzare l’asticella per farlo recuperare più in fretta corriamo dei rischi. Ha la pubalgia, alcune volte l’infiammazione guarisce in 15 giorni, altre ci vuole più tempo, ma il problema è quello. Domani giocheranno Fazio e Manolas al centro della difesa, ma anche Juan Jesus è un giocatore affidabile che ha commesso errori come tutti″.
″Quando si parla del Torino in me si crea un grande rispetto: chi ama il calcio ricorda le imprese del Grande Torino – ha continuato Spalletti -. Quando li affronto penso siano una grande squadra e sarà una partita difficile: Mihajlovic riveste in pieno quello che voglio dire quando penso al Torino. Ha grande carattere, e lo ha dimostrato sia da calciatore sia ora da allenatore, quindi questa sarà una gara tosta. Noi abbiamo bisogno di dare continuità alle ultime prestazioni, cercando di vincere nonostante loro abbiano dei buoni calciatori. La Roma ha fatto delle scelte importanti per quanto riguarda i giovani, credo si siano scelti dei giocatori che possano garantire un futuro di alto livello alla squadra″.
Tra gli avversari di domani ci sarà anche Leandro Castan, Spalletti ne ha parlato così: ″Castan ha grande forza e carattere: mi fa un grande piacere trovarlo domani da avversario anche se in realtà è ancora un nostro giocatore. Al Torino potrà giocare con continuità e dimostrare il suo valore, lui tiene molto alla Roma ed è stato con grande dispiacere che abbiamo dovuto discutere del suo trasferimento. Però mi riempie di gioia il fatto di vederlo titolare, perché è una grande persona″.
Chiusura su Francesco Totti e Edin Dzeko: “Totti mi ha invitato alla sua festa, penso che andrò a salutarlo, fargli gli auguri e poi andrò via, perché quando mi vedranno entrare forse non sarò gradito – afferma con ironia Spalletti – e il regalo glielo farò. Non posso comprargli una macchina del tempo, e il vero regalo non posso dirvelo. Con lui le cose sono sempre andate nello stesso modo. In questo momento è perfetto: può giocare dall’inizio, a partita in corso, è dentro il gruppo. Dzeko? Credo che arriverà a segnare 20 gol in campionato, ma per me è importante che partecipi alla squadra, sia inserito nel progetto. Lui ci garantisce grande fisicità e diverse soluzioni: le reti per un attaccante sono il dato più visibile e che porta al voto in pagella, al commento, ma la rete è un lavoro di squadra. Cerco giocatori che abbiano spirito di sacrificio, disponibilità, aiutarsi con i compagni. Se un attaccante tocca due palloni sono pochi – ha concluso Spalletti -, è necessario che si abbia la possibilità di sbagliare rimanendo in fiducia e consapevoli che tutti sono pronti ad aiutare″.
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