La Roma torna sconfitta dalla trasferta di Lione: 4-2 nell’andata degli ottavi di Europa League. Deluso Luciano Spalletti nel post gara che ai microfoni di Sky ha analizzato così la gara: “Il Lione è una squadra con qualità davanti, con estro e spregiudicatezza per età e caratteristiche. Gli si doveva togliere il possesso di palla perché altrimenti loro sapevano trovare la soluzione per concludere e trovare l’imbucata. Poca cattiveria? Quando va tutto bene ci si esalta e quando è tutto preciso sappiamo esprimerci al meglio. Quando la situazione si mette un po’ di traverso, invece, non siamo dei caratteriali, abbiamo giocatori piuttosto ‘puliti’ dal punto di vista del temperamento. Mi aspettavo si potesse fare qualcosa di più perché se riusciamo a mettere in campo le nostre caratteristiche eliminiamo qualche lacuna, se non ci riusciamo però diventa tutto più difficile. Le situazioni per chiudere la partita ci sono capitate, forse anche più che a loro. Il ritorno? Mi immagino una partita difficile. Speravo – ha proseguito l’allenatore della Roma – dopo le sostituzioni di non prendere gol invece ne abbiamo presi lo stesso. Mi aspettavo, nel secondo tempo, di partire forte invece abbiamo preso subito gol in un’attesa della nostra linea difensiva. Abbiamo preso il pareggio e poi è stata una gara in cui abbiamo gestito bene ma non siamo mai stati cattivi in fase offensiva e nel proporre le giocate, occupando la loro trequarti. Non ce l’abbiamo fatta a stare corti col centrocampo e loro ci hanno ribaltato la situazione. Fa sempre comodo riuscire a gestire e saper leggere il momento ma poi nella partita le distanze si perdono. Per me la squadra non ha fatto malissimo, ma ha dato spazio sulla trequarti e non siamo riusciti a chiudere delle situazioni importanti che ci siamo creati. E’ comunque un risultato pesante”. Come ripartire dunque, al termine di un ciclo che ha visto la Roma perdere il derby di Coppa Italia, poi in campionato contro il Napoli e infine oggi in Europa League contro il Lione: “Ci sono le possibilità per ribaltare queste situazioni, ma bisogna parlarsi in maniera chiara e più profonda perché c’è da fare di più di quanto abbiamo fatto. Bisogna andare a scavare in profondità per fare qualcosa di più”.
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