Categories: News Calcio

Striscioni, cori, commozione: il ritorno di Ranieri all’Olimpico

Nel momento del bisogno hai risposto presente, adesso ricevi l’omaggio della tua gente“: si era concluso così il Ranieri bis. Anche in quel caso l’allenatore romano aveva preso la Roma in un momento di difficoltà e alla fine i suoi tifosi gli avevano reso omaggio per il grande attaccamento verso i colori giallorossi.

 

Dopo la sconfitta contro il Napoli e il pareggio a Londra contro il Tottenham, stasera per la prima volta Claudio Ranieri è tornato all’Olimpico e, come pronosticabile, i tifosi della Roma gli hanno voluto far sentire la loro gratitudine. Striscioni e cori per chi, come per sua stessa ammissione, aveva smesso di allenare e ha deciso di tornare solamente perché a chiamare è stata la Roma.

 

 

“Mr.Ranieri ben tornato tra la tua gente”, tutto l’affetto per Claudio Ranieri

Sono state davvero tante le dimostrazioni d’affetto per Ranieri allo stadio Olimpico. Il tutto è cominciato con un enorme boato quando è stato letto il suo nome nel momento dell’enunciazione delle formazioni. Da quell’istante in poi lo stadio ha intonato il suo nome sono apparsi vari striscioni in ogni settore dello stadio. Da “Bentornato mister”, “Chi come noi qando questa maglia chiama risponde presente, Mr.Ranieri ben tornato tra la tua gente”, “Nei giorni di burrasca e in quelli senza vento, da vero romano non hai esitato un momento”, “Fagliela onorare come tu sai fare daje Claudio”.

 

Il tutto si è concluso con la prevedibile commozione dell’allenatore giallorosso che ha voluto poi ringraziare con un gesto tutti i tifosi. Ranieri, ancora una volta, ha risposto presente per tirare fuori la Roma da una situazione molto complicata. Per farlo non ha mai negato che userà sia il suo indubbio talento in panchina sia ciò che lo unisce con ogni persona presente all’Olimpico stasera: la passione del tifoso.

Giuseppe Vignola

Classe 2001, ho sempre pensato che la gioia che può dare il calcio è imparagonabile a tutto il resto. Questa mia tesi, che può sembrare assurda, è stata avvalorata da un premio Nobel, Albert Camus, che disse: “Non c’è luogo in cui un uomo sia più felice che in uno stadio di calcio”. La felicità in uno stadio come tifoso l’ho provata, come calciatore non succederà mai, spero che quella da giornalista sia il mio futuro.

Recent Posts

Dall’Arsenal al Nizza: le squadre top e flop del 2025

Il 2025 è agli sgoccioli: andiamo alla scoperta delle squadre top e flop dei maggiori…

2 ore ago

Quando da Babbo Natale e gli elfi nasce una squadra di calcio: è l’FC Santa Claus

La storia della squadra che porta il nome di Babbo Natale e che gioca nella…

2 ore ago

I regali che attendono gli allenatori sul mercato 2026

Desideri e obiettivi nella letterina di Natale per rinforzare le rose: gli allenatori aspettano con…

3 ore ago

Nel mondo di Grifo: “A 32 anni segno come un ragazzino. Tra Lazio, Viola e Samp ho sfiorato la Serie A”

Vincenzo Grifo si racconta a GianlucaDiMarzio.com: la sua stagione fantastica, i record con il Friburgo…

5 ore ago

Grifo avvisa Gattuso: “Amo l’Italia, sono pronto a tutto per la nazionale”

Grifo e la nazionale, tra passato una speranza di ritorno. La nostra intervista al giocatore…

5 ore ago

Il presidente dell’Aia Zappi: “Il 2025 ci lascia la consapevolezza di un percorso di crescita”

Il messaggio di auguri del presidente dell'Aia Antonio Zappi e del comitato Nazionale Con un…

5 ore ago