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Roma, Pellegrini: “Dzeko è una forza della natura. Io meglio da mezz’ala che mediano”

Una carriera iniziata nella Roma e poi l’esperienza al Sassuolo che gli ha permesso di debuttare in Nazionale e di fare ritorno nella capitale e vestire definitivamente la maglia giallorossa. Lorenzo Pellegrini risponde alle domande proposte dai tifosi della Roma, sull’account Facebook ufficiale giallorosso. Dai gol più belli segnati, all’esperienza con i neroverdi, fino agli ultimi mesi con la Roma: “Il mio gol più bello è stato quello fatto quando ero nel settore giovanile con la Primavera contro il Manchester City a Latina. Mentre a livello professionistico mi piace da impazzire quello dello scorso anno al Milan. Non è servito a niente ma a me piace moltissimo. Anche il gol in rovesciata con l’Under 21. Sono rimasto in contatto con tanti ex della Primavera, uno su tutti Calabresi, abbiamo sempre avuto un rapporto stretto – ha continuato il centrocampista giallorosso – Con lui ho passato degli anni bellissimi, anche se siamo lontani e ci vediamo poco ci vogliamo bene, è un ragazzo eccezionale. Il compagno con cui ho legato di più è El Shaarawy, abbiamo un’età simile e condividiamo la stanza quando andiamo in ritiro. Mentre il giocatore che mi ha impressionato di più in allenamento è Dzeko. È una forza della natura, è sempre lì, non dice mai una parola fuori posto, come calciatore mi fa impazzire“.

Poi sull’esperienza con la maglia azzurra: “La prima convocazione nella Nazionale maggiore è stata un’emozione inaspettata, io ero pronto ad andare all’Europeo. Ero contentissimo, non mi sono reso conto all’inizio di poter avere il mio spazio. lo vedevo più come un premio. Invece ho fatto 20 minuti con il Liechtenstein. Gli esordi sono quelli che si ricordano per sempre, poi però mi sono messo subito sotto con l’Europeo“.

In tanti si chiedono quale possa essere il suo ruolo all’interno del centrocampo della Roma, un mediana nella quale sono presenti De Rossi, Strootman e Nainggolan: “In campo preferisco fare la mezz’ala, perché mi dà libertà di movimento e posso provare a fare gol. Però se dovesse servire posso fare anche il mediano. Già da gennaio circolava la voce che la Roma mi rivolesse indietro, durante tutta la fine della stagione già sapevo che sarei potuto tornare. Sapevo che la volontà di entrambe le parti era la stessa. Mi sono sentito spesso con Monchi in quel periodo e mi ha aiutato a rimanere sereno“.

Fuori dal campo invece: “Il mio film preferito è Giustizia privata, il mio piatto preferito è la cicoria, la cosa che mi è mancata di più quando ero a Modena”. E poi i tatuaggi: “Sulle mani ho un 37, è lì perché chi non ti conosce non le nota, mentre io lo posso vedere tutti i giorni, è un numero importante nella mia vita. È la data di nascita di mia nonna che è una persona importante nella mia vita. Non l’ho scelto per il numero di maglia perché mi piace con un numero solo, il 6 che avevo al sassuolo è di Kevin Strootman quindi ho scelto il 7 che è un numero importante nella Roma“.

Redazione

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