La Roma vince all’Olimpico nell’esordio dei gironi di Conference League (Qui tutti i risultati di giornata) contro il Cska Sofia. I primi tre punti nella nuova competizione sono a firma della doppietta di Pellegrini e i gol di El Shaarawy, Mancini e Abraham.
L’allenatore giallorosso, José Mourinho, non è però soddisfatto della prestazione dei suoi: “Non abbiamo giocato bene. I giocatori sono coinvolti e il gruppo è fortissimo, si sta creando una squadra. Abbiamo già parlato, se siamo squadra adesso che vinciamo dovremo esserlo anche nelle sconfitte.
Sono contento del risultato, ma non della prestazione. Non mi è piaciuta la qualità del gioco. Il centrocampo ha avuto poca intensità, i terzini non hanno spinto tanto. Nei duelli difensivi abbiamo perso spesso. Non posso dire che abbiamo giocato male, ma non meritavamo di vincere 5-1, è un risultato pesante per gli avversari“.
Il portoghese però intanto può godersi capitan Pellegrini, secondo lui ormai prossimo al rinnovo di contratto: “Cresciamo tutti insieme, anche io con la squadra. Pellegrini ha tantissima qualità e un grande potenziale. Lui mi ha detto che firmerà il contratto nei prossimi giorni e penso che possa dare ancora più forza al rapporto che sta costruendo con i tifosi. Oltre ad essere un giocatore di qualità, è il capitano e così aumenta il legame con la Roma“.
Il turnover è stato studiato da Mourinho anche grazie alle circostanze: “I cinque cambi mi danno la possibilità di gestire in modo diverso le partite. Oggi avevamo una super panchina, che mi avrebbe permesso di fare qualcosa se fossimo arrivati con un risultato negativo all’intervallo. Questo mi ha dato fiducia per far giocare altri giocatori. La differenza fra noi e le squadre migliori è l’ampiezza delle alternative. Stasera abbiamo finito la partita giocando con quattro difensori centrali e non capita spesso“.
La rosa non è probabilmente al livello delle prime squadre in Italia, ma Mourinho pensa a lavorare con il gruppo e a far crescere i propri giocatori. Affidandosi anche alla…religione: “L’altro giorno scherzavo con il mio staff dicendo che dobbiamo andare ogni giorno a San Pietro a pregare di non avere infortuni. Abbiamo alcuni limiti, ogni stagione è una maratona e dobbiamo gestire le nostre emozioni”.
“Sei vittorie non sono sessanta e dobbiamo fare le cose con tranquillità. Stiamo costruendo un’anima nella squadra, ma bisogna ancora migliorare. Il rapporto fra la squadra e i tifosi è molto positivo, ma quando arriveranno le sconfitte sarà il momento in cui dovremo essere ancora più squadra”. ha concluso Mourinho.
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