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Roma, Karsdorp: “Sarà una partita speciale, ma non è Rick contro Ajax”

Domani torna l’Europa League e con essa l’unica squadra italiana rimasta nelle competizioni europee. La Roma affronta l’Ajax (Stadio Olimpico, ore 21:00) dopo aver vinto per 2-1 l’andata dei quarti in Olanda. È stato Rick Karsdorp il giocatore giallorosso che, così come Paulo Fonseca, si è presentato in sala stampa per analizzare la partita.

Karsdorp: “Sarà una partita speciale, ma non è Rick contro Ajax”

Sarà una certamente una partita particolare per Karsdorp, visto che da olandese giocherà contro una squadra olandese, fra l’altro essendo ex di una sua rivale. È vero: Ajax-Feyenoord è un derby molto sentito, un po’ come un Roma-Lazio. Ma adesso sono un calciatore della Roma, per cui non è Rick contro l’Ajax, ma Ajax contro Roma. Mi aspetto una bella partita, come quella dell’andata. Vogliamo superare il turno e lo dimostreremo sul campo”.

È speciale per me, che sono olandese, giocare contro una squadra olandese. È stimolante, è bello. All’Ajax piace giocare bene a calcio, fare pressione, ma anche a noi piace fare questo tipo di partita e non vedo l’ora di giocare domani”, ha continuato.

Karsdorp: “Concentrato sulla Roma, non sull’Europeo”

Il giocatore giallorosso ha poi analizzato il suo momento di forma, rispondendo anche a chi gli chiede se pensi di meritarsi un posto all’Europeo di fine stagione: “Nei primi due anni avevo giocato poco, ma quest’anno sto tornando ai miei vecchi livelli. Non sono ancora al 100% ma sono sulla strada giusta. La domanda sull’Europeo non va rivolta a me, io faccio il mio lavoro, cioè giocare a calcio. Voglio continuare così ed essere concentrato sulla Roma e non sull’Europeo”.

“Non sono al top della maturazione, io sono ancora giovane e ho ancora margini di miglioramento. Ho voglia di giocare quante più partite possibili di alto livello con costanza. Per questo ho rinnovato fino al 2025, mi sento a mio agio. È stato importante fare un passo indietro la scorsa stagione. Quest’anno con Fonseca sto giocando con regolarità. Devo continuare ad esprimermi a questi livelli, spero di poterlo fare fino al 2025”, ha proseguito.

In chiusura, una valutazione tattica: che differenze ci sono fra il fare il terzino in Italia ed in Olanda? “Ci sono molte differenze, ma dipende dal mister che ti allena. Ci sono delle sfumature tattiche che cambiano in base alla nazionalità dell’allenatore. Si dice che in Italia ci sia un calcio più tattico e difensivo, ma anche in Olanda si sta iniziando a prestare attenzione a questi aspetti. Quindi credo che sia l’allenatore, se vuole giocare con una linea a 3 o a 4, la differenza principale.

Redazione

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