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Roma, Ibanez: “La convocazione di Tite? Ero sul divano e mi ha chiamato mio cognato. Grazie Mou”

Prima convocazione in nazionale maggiore per Roger Ibanez. Il difensore della Roma è stato convocato dal ct del Brasile, Tite per le due amichevoli con Ghana e Tunisia. 

 

Roma, le parole di Ibanez dal ritiro del Brasile

“È stato un momento inaspettato. Ero a casa, sdraiato sul divano con la famiglia, a guardare un film, e dal nulla mio cognato mi dice che sono stato chiamato. Non ci credevo. Poi ho guardato la conferenza di Tite che stavano trasmettendo in diretta, sono tornato un po’ indietro con il video e, quando ho sentito il mio nome, ho capito di essere stato convocato. È stato molto bello, molto eccitante, ero insieme ai miei familiari e potevamo godercelo insieme. È stata una reazione di euforia, il telefono non smetteva di squillare. Tutti mi hanno sempre supportato ed erano molto felici per me”, così il difensore della Roma a GloboEsporte

 

 

Il classe 1998 si è poi soffermato sull’allenatore giallorosso, che ha parlato con Tite prima della convocazione: “Posso solo ringraziare Mourinho. Da quando è arrivato mi ha dato fiducia, mi ha lasciato libero di fare quello che volevo in campo, mi ha dato consigli, mi ha detto cosa era giusto fare a volte: ha aggiunto molto alla mia carriera. E in quella conversazione che ha avuto con Tite, devo solo ringraziarlo per aver detto tutto questo. Questo potrebbe aver influenzato la scelta del ct”. Sulla Selecao: “Ogni giocatore brasiliano lavora per mostrare il proprio potenziale e per farsi vedere dalla nazionale, non ho mai smesso di credere che sarei stato convocato. Nel momento in cui ho visto che la visibilità era aumentata, ho iniziato a lavorare ancora di più e, grazie a Dio, è arrivata la chiamata”.

 

 

L’ex Fluminense ha poi parlato dell’esperienza nel calcio italiano: “E’ una scuola molto importante per i difensori, il posto giusto in cui puoi imparare. Ho imparato molto dall’anno trascorso all’Atalanta. Quando sono arrivato, per adattarmi al calcio italiano, quell’anno è stato fondamentale. Nel tempo, ho acquisito esperienza con le partite e ho imparato molto”. E sulla vittoria della Conference: “La Conference è stato un momento inspiegabile: il mio primo titolo internazionale, è qualcosa che non puoi spiegare. È stato davvero bello. Posso dirvi che è uno dei momenti più belli della mia vita, spero che ci saranno ancora tanti momenti come quello”.

Redazione

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