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Roma, Gandini: “Totti avrà una nuova carriera qui. Spalletti? Vorremmo tenerlo, ma se partirà non ci faremo cogliere impreparati”

Dalla bella vittoria di ieri sulla Juventus, con festa bianconera per il sesto scudetto consecutivo rimandata, al capitolo Totti, passando per il futuro di Spalletti e non solo. Davvero tanti i temi trattati da Umberto Gandini, ad della Roma, intervenuto stamani a “Radio anch’io lo sport” su Radio Uno per commentare il successo ottenuto sulla squadra di Allegri: “E’ stata una serata fantastica, capace di esaltare l’eccellente lavoro del tecnico, dello staff e della squadra. Aspettavamo questa gara dall’andata: è una partite che ci certifica il secondo posto con due partite da giocare. Difficile pensare in grande, ma è il coronamento della stagione. Abbiamo sbagliato una settimana in stagione: siamo usciti bene dalla gara con l’Inter, poi tre partite hanno pregiudicato il cammino. Mancano due giornate, si poteva fare di più, ma siamo contenti del lavoro fatto”.

A fine match, l’immagine di Totti pronto a dirigersi immediatamente negli spogliatoi dopo l’ingresso nei minuti di recupero: “Ieri ha esultato con i compagni, è stato contento: bisogna capire che è un momento difficile. Con grande serenità e grande affetto, avrà una nuova carriera nella Roma, gli staremo affianco. Per la partita contro il Genoa ci sarà una cornice di pubblico straordinaria, come la merita un campione assoluto del calibro di Francesco. Se ha altre offerte? Onestamente non sono nella sua testa e non sono al corrente di cose di questo tipo. Mi piace sottolineare il grande affetto che lui ha per questa società e che tutta la città ha per lui, ora che va verso un momento decisivo nella sua carriera. Francesco si sta comportando come ha sempre fatto: da grande professionista, sta facendo la sua figura mettendosi a disposizione dell’allenatore. Zero polemiche“.

Infine, il capitolo allenatore, con Spalletti verso l’addio: “Futura guida della Roma? Tutte le ipotesi sono aperte. Siamo rimasti d’accordo con il mister, a cui va un plauso, di sederci a un tavolo per decidere il futuro. La nostra intenzione è di tenerlo, se vorrà fare altro percorreremo altre strade. Alternative? Sicuramente ci stiamo pensando, non siamo abituati a farci trovare impreparati. Meglio un allenatore italiano o straniero? Opinabile. Sicuramente la scuola italiana è di altissimo livello: Ancelotti, Conte, Ranieri… Dipende dalle circostanze: se un allenatore si riesce a calare nel contesto tattico del calcio italiano può fare bene. La storia insegna che pochi allenatori stranieri hanno fatto bene nel campionato italiano e che i pochi a farlo vi avevano giocato, come Liedholm”.

Redazione

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