Un passato a tinte rossonere e un presente colorato di giallorosso. E’ questa la sintesi degli ultimi vent’anni di Umberto Gandini, storico dirigente del Milan, diventato da poco titolare di una scrivania a Trigoria. La Roma è adesso la sua nuova casa, un’esperienza coinvolgente che Gandini prova a spiegare dal Globe Soccer di Dubai.
“Comparare due esperienze del genere è complicato, alla Roma ci sono da pochi mesi al Milan son rimasto per 20 anni. Qui c’è una struttura dirigenziale completamente diversa da quella rossonera, è una sorta di Barcellona per la Catalogna. Il presidente Pallotta ha in mente di trasformare il club in uno dei più importanti nel mondo. Il Milan? Posso solo esser grato al club ma il mio presente e futuro si chiamano Roma, una splendida sfida. Per essere al livello della Juventus non ci serve lo stadio perchè siamo già come loro, soprattutto a livello societario”.
Infine, Gandini, si sofferma sul futuro di Spalletti: “Ha sempre asserito che la sua permanenza sulla panchina giallorossa dipende dai giocatori. Spalletti è competitivo e competente, ama avere grande pressione su sé stesso e sui giocatori”.
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