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Roma, Gandini: “Qui anche grazie a Salah, ma voleva andare via”. Monchi: “Giusto sognare ma non fermiamoci”

Tre Champions conquistate, un sogno: la quarta. Umberto Gandini ne sa qualcosa di grandi notte europee. Ne ha vissuta un’altra indimenticabile all’Olimpico, contro il Barcellona. Adesso si prepara ad andare ad Anfield, per la prima volta nella sua carriera: “Sarà bello entrare per la prima volta da dirigente in un tempio del calcio – ha confessato l’amministratore delegato della Roma ai microfoni di Sky Sport 24 – sarà una bellissima serata di calcio”. La posta in palio è altissima. Quello che la squadra di Di Francesco ha conquistato, però, è già magnifico: “Siamo contenti e orgogliosi di essere qui. Affronteremo una squadra forte e di grande tradizione. Giocare il ritorno in casa potrebbe essere un piccolo vantaggio, grazie ai nostri tifosi che ci daranno una grande spinta. Il pubblico voleva questa partita, questa rivincita”.

Il giocatore più temibile, ovviamente, è Salah: “Sta facendo una stagione straordinaria. E’ anche grazie ai suoi gol che abbiamo partecipato a questa Champions e che siamo arrivati fin qui. Ci ha espresso la volontà di andare via ed è andata così. Ma non ci dimentichiamo di quanto è stato importante”. Gandini con il Milan ne ha passate tante, da Istanbul (“Acqua passata”) ad Atene: “L’altra sera contro il Barcellona ho provato grandi emozioni e abbiamo adesso l’opportunità di fare qualcosa di grandissimo. Abbiamo il dovere di giocarcela, per noi stessi, per l’allenatore e per la città. Siamo consapevoli che abbiamo la possibilità di arrivare fino in fondo”.

Queste invece le parole del direttore sportivo Monchi, pochi minuti dopo il sorteggio di Nyon, ai microfoni di Sky Sport: “Il primo pensiero dopo il sorteggio? Che abbiamo di fronte una squadra difficile, che in questo momento è al top della stagione e ha eliminato il City. Era importante giocare la gara di ritorno in casa e questa è l’unica soddisfazione. Sognare la finale? Certo che possiamo, siamo qui e nessuno deve fermarsi solo al sogno. Dopo l’eliminazione del Barça per noi non è cambiato niente, dobbiamo continuare il nostro percorso”.

“Tutti hanno parlato dei festeggiamenti dei tifosi ma il mio lavoro e quello della squadra continua allo stesso modo. Ora si va avanti. Una fontana a Liverpool per Pallotta? Non so, vedremo…“. Scherza Monchi, che poi passa a parlare anche del lavoro dell’allenatore: “Di Francesco è un bravo allenatore e ne siamo convinti dal primo giorno. Ha fatto scelte difficili come il cambio di modulo perché pensava che fosse la cosa migliore per la squadra e per tutti”, ha concluso.

Redazione

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