Nel giorno della presentazione di Pedro, le notizie più importanti arrivano per bocca del CEO della Roma Guido Fienga. Il dirigente giallorosso, che ha introdotto il nuovo acquisto, si è soffermato sul futuro di Fonseca e Dzeko.
"Fonseca è il nostro allenatore – spiega -. È partito un progetto con lui lo scorso anno, che prevedeva una squadra giovane, con un allenatore giovane ma con molte qualità, che doveva prendere le caratteristiche del nostro campionato. Abbiamo un anno di esperienza in più e non capiamo perché ci sia già questa discussione aperta. Non è e non è mai stato un argomento aperto. Dzeko è il nostro capitano e siamo felici del fatto che lo resterà".
Servirà, invece, un direttore sportivo: "È una posizione vacante per il club e sarà ricoperta quanto prima da chi giudicheremo più competente ed allineato alla filosofia del club – spiega Fienga – cioè creare una squadra basata su giovani talenti, aiutati a crescere da giocatori esperti come Pedro". Un ruolo che non verrà ricoperto da Paratici: "È un nostro avversario oggi e speriamo di batterlo domenica e salutarci semplicemente. Non ci sono altre illazioni su di lui".
Fienga ha anche parlato del 3-0 a tavolino rimediato contro il Verona: "L’episodio è basato su un errore fatto da noi in assoluta buona fede, che non ha arrecato nessun vantaggio alla Roma. Sentire che organi federali, il presidente della Corte che ci dovrà giudicare, si esprimono già in anticipo rispetto al giudizio ci lascia sorpresi. Sembra che questo diritto alla difesa venga compromesso o reso inutile".
Già schierato nella sfida del Bentegodi, Pedro ha raccontato le prime sensazioni da giocatore della Roma: "Siamo una squadra molto buona, con tanti giovani – ammette lo spagnolo – Ci sono Edin e Miki, alcune delle ragioni per cui sono venuto qui, per creare una mentalità vincente. L'obiettivo è quello di tornare a giocare la Champions e contribuire a creare una squadra con una mentalità forte, che torni al livello di quando raggiunse la semifinale di Champions".
Una mentalità vincente che Pedro conosce bene visto il suo passato al Barcellona: "L’obiettivo deve essere sempre quello di vincere, come faccio io personalmente ogni volta che scendo in campo. Quando pareggio o perdo, anche in allenamento, sono immancabilmente arrabbiato. Vogliamo ambire al massimo, cercando di vincere il campionato, l’Europa League e tutte le competizioni dove partecipiamo".
Commento anche su Dzeko: "Lo vedo contento – ammette Pedro – è il nostro capitano e come diceva Fienga è un calciatore di un livello straordinario. Ha un peso specifico importante nel nostro spogliatoio, siamo contenti che resti con noi. Fa la differenza e aiuta a vincere le partite. Sono contento che resterà con noi, ci servono giocatori di qualità per raggiungere i nostri obiettivi".
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