Il 18 novembre 2020 la Roma ha annunciato come nuovo General Manager Tiago Pinto. Dall’arrivo del dirigente portoghese, il club giallorosso ha raggiunto una semifinale di Europa League, una finale di Europa League e vinto una Conference League, tornando ad alzare un trofeo 14 anni dopo l’ultima volta.
Oltre agli importanti risultati sportivi, la Roma di Tiago Pinto è stata ed è una grande protagonista del calciomercato. In due anni e mezzo il GM portoghese ha portato nella Capitale giocatori di livello internazionale come Dybala, Matic, Rui Patricio e Abraham. Gli ultimi arrivati in ordine di tempo sono Aouar e Ndicka, entrambi arrivati a parametro zero, entrambi giovani ma con grande esperienza internazionale.
In aggiunta agli importanti colpi in entrata, Tiago Pinto ha messo la sua firma anche nelle numerose e importanti operazioni in uscita. Nei suoi due anni e mezzo a Roma, infatti, il dirigente giallorosso ha realizzato tramite il mercato più di 100 milioni di euro. Una cifra importante, che acquisisce maggior valore se si considera che è stata raggiunta cedendo un solo titolare: Nicolò Zaniolo, passato al Galatasaray nello scorso mercato invernale.
Dall’arrivo di Tiago Pinto, la Roma ha guadagnato più di 100 milioni dalle cessioni cedendo un solo titolare. A parte Zaniolo, infatti, tutti gli altri giocatori che hanno lasciato la Roma negli ultiimi due anni e mezzo non facevano parte della formazione titolare. L’unica eccezione è rappresentata da Mkhitaryan, che ha però scelto di non rinnovare il proprio contratto con i giallorossi per trasferisi all’Inter.
Tiago Pinto, quindi, è riuscito a raggiungere più di 100 milioni dalle cessioni cedendo i giocatori che non facevano più parte del progetto giallorosso e alcuni giovani cresciuti nel vivaio. La strategia del GM – in accordo con la società – è stata dunque duplice.
In primo luogo, il dirigente giallorosso è riuscito a cedere molti giocatori che erano stati acquistati dalle precedenti gestioni e che vivevano situazioni complicate dal punto di vista ambientale o un momento di stallo della propria carriera come Pau López, Carles Perez, Under, Olsen, Florenzi, Diawara e Kluivert, solo per fare alcuni esempi.
Per buona parte di questi giocatori non è stato facile trovare una sistemazione e allo stesso tempo riuscire a monetizzare, tenuto conto della quotazione dei calciatori e del loro rendimento nelle ultime stagioni. Grazie ai contatti e ai rapporti di Tiago Pinto con Club e operatori di mercato, la Roma è però riuscita a cedere quasi tutti i giocatori a margine del progetto e a monetizzare da queste cessioni.
Questo è stato possibile anche grazie alle scelte operate in sede di mercato per valorizzare i giocatori in uscita. Pinto e la Roma, infatti, hanno scelto i progetti sportivi più giusti per i calciatori che poi avrebbero dovuto essere ceduti, in questo modo i giocatori hanno trovato spazio nei loro club e sono tornati ad essere giocatori di valore sul mercato.
Oltre ad aver ceduto i giocatori a margine del progetto, la Roma e Tiago Pinto hanno saputo valorizzare e cedere i propri giovani. Questo è stato possibile anche grazie al lavoro di José Mourinho, che in queste stagioni ha lanciato e dato spazio a tanti “bambini”, come è solito chiamarli l’allenatore portoghese.
Gli ultimi della lista sono Volpato e Missori (ceduti al Sassuolo per 10 milioni complessivi) e Tahirovic (ceduto all’Ajax per circa 7,5 milioni). Un anno fa, invece, è stato il turno di Felix Afena-Gyan, passato alla Cremonese per circa 6 milioni.
Il lavoro di Tiago Pinto in sede di mercato acquisce ancor più valore se si considera che la Roma deve fare i conti con i paletti imposti dal Financial Fair Play. Lavorare con queste limitazioni non è semplice, ma il club giallorosso sta dimostrando che esiste una strada per intraprendere un percorso di crescita, del Club e della rosa, anche con i limiti imposti dalla Uefa.
Come noto, lo scorso settembre la Roma ha concordato con l’Uefa un settlement agreement, che le impone alcune limitazioni e con cui il Club si è imposto di raggiungere alcuni obiettivi economici. Tra i vari obiettivi concordati, il club giallorosso si è fermato poco al di sotto della soglia da raggiungere entro il 30 giugno 2023, rinunciando ad arrivare una cifra più alta per non cedere i propri big o i propri talenti come Zalewski. L’obiettivo che si è data la Roma, e che Tiago Pinto ha perseguito, era quello di fermarsi a una certa soglia di plusvalenze, accettare di pagare una multa contenuta ed evitare di vendere pezzi pregiati della propria rosa. La decisione era stata presa già da tempo dalla dirigenza giallorossa in accordo con la proprietà.
Se la Roma non avesse voluto pagare la multa, sarebbe dovuta andare molto più in alto con le plusvalenze, ma a quel punto avrebbe dovuto indebolire la propria rosa. Il club giallorosso ha quindi preferito pagare la multa, cedendo solamente giocatori non fondamentali e non rinunciando ai propri giocatori chiave.
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