L’urna di Monte Carlo ha aperto la strada anche alla nuova edizione dell’Europa League. Sono 8 le partite che dovrà affrontare la Roma di Daniele De Rossi, 4 in casa e 4 in trasferta. Allo Stadio Olimpico i giallorossi affronteranno Eintracht Francoforte, Sporting Braga, Dynamo Kiev e Athletic Club. In trasferta invece se la vedranno con Tottenham, Az Alkmaar, Union Saint-Gilloise ed Elfsborg.
Reduce da una stagione fuori dalle coppe europee, il Tottenham ha operato sul mercato in maniera decisa e mirata, spendendo 135 milioni di euro per tre giocatori: Dominic Solanke (65 mln) Archie Gray (40 mln) e Wilson Odobert (30 mln).La squadra di Ange Postecoglou è pronta a lasciare di nuovo il segno in Europa, come fatto nel 2018-2019 quando raggiunse la finale.
Secondo anno di una nuova “era” anche per l’Eintracht Francoforte di Dino Toppmoller, reduce dal sesto posto in Bundesliga. Una squadra che conta su un mix di giocatori esperti e giovani di talento, tra Mario Gotze e il neo arrivato Hugo Ekitiké, attaccante ex Psg. In rosa anche due vecchie conoscenze della Serie A come Arthur Theate e Rasmus Kristensen.
Per la quinta stagione consecutiva la Roma troverà una squadra olandese sul suo cammino. Dopo Ajax, Vitesse e Feyenoord, stavolta toccherà all’AZ Alkmaar. Una formazione a caccia di un nuovo leader dopo la cessione di Vangelis Pavlidis al Benfica, autore lo scorso anno di 33 reti in 46 presenze. Tra i volti principali ci sono alcuni “parenti d’arte”: Peer Koopmeiners, fratello di Teun e autore di 9 assist nella scorsa stagione, e Ruben Van Bommel, figlio dell’ex centrocampista Mark.
Esperienza, invece, è la parola d’ordine del Braga che giocherà l’Europa League per la 21esima volta nella sua storia. I portoghesi hanno dovuto superare quattro turni di qualificazione per raggiungere la fase campionato, trascinati come sempre da Ricardo Horta, capitano e leader tecnico della squadra.
La Dynamo Kiev è tra le squadre “retrocesse” dagli spareggi della Champions League, eliminata dal Salisburgo. Seconda lo scorso anno nel campionato ucraino alle spalle dello Shakhtar, la squadra di Oleksandr Shovkovskyi ritornerà all’Olimpico 17 anni dopo l’ultima volta. Una lista di confronti “macchiata” dallo 0-3 a tavolino per gli ucraini nel precedente del 2004 in Champions League, diventato famoso per il lancio della monetina nei confronti dell’arbitro Anders Frisk.
Altri tempi rispetto a oggi, nuove storie come quella dell’Union Saint Gilloise, ripartito da Sebastien Pocognoli in panchina dopo l’addio dell’ex Genoa Blessin. Alla terza partecipazione consecutiva in Europa League, la squadra belga rappresenta una delle mine vaganti della competizioni con tanti giovani di prospettiva in rosa.
L’Athletic Club rappresentava sicuramente il pericolo maggiore della quarta fascia per tutte le squadre. Al ritorno dopo sei anni senza coppe europee, i baschi di Ernesto Valverde sono temibili soprattutto in attacco, trascinati da Nico Williams che, dopo un grande Europeo, è pronto a un nuovo, ulteriore, salto di qualità.
L’ultima avversaria dei giallorossi, infine, sarà l’Elfsborg allenato da una vecchia conoscenza del calcio italiano: Oscar Hiljemark. L’ex centrocampista di Palermo e Genoa, oggi 32enne, ha guidato gli svedesi fino alla fase a girone unico partendo dal 1° turno di qualificazione e affrontando otto partite. Una squadra da non sottovalutare, soprattutto in caso di trasferta invernale.
Articolo a cura di Matteo Casini
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