Viaggio da Bergamo a Manchester, direzione City. La prima volta per l'Atalanta ma non per Rolando Bianchi, bergamasco con un passato che ha toccato sia i colori nerazzurri che quelli dei Citizens. Oggi è tornato per la prima volta nella città della sua prima avventura estera in carriera, dove cominciò fortissimo tanto da fare innamorare quei tifosi che oggi lo hanno riconosciuto chiedendogli tanti autografi.
"Mi hanno chiesto fermato in tanti, sono emozionato nel ritornare qui, questo ambiente ti trasmette qualcosa in più" ha dichiarato l'ex centravanti ai microfoni di Sky Sport, intervistato all'esterno dell'Etihad Stadium dove si svolgerà a breve la sfida proprio tra City e Atalanta. "Qui è stata un’esperienza pazzesca: avevo cominciato molto bene con un gol all’esordio e la gente mi aveva preso in simpatia, mi avevano anche dedicato un coro. Un’esperienza breve ma molto intensa".
Breve, è vero, perché Bianchi scelse di tornare in Italia per giocarsi le sue chance di vestire un'altra maglia azzurra, quella della Nazionale. "Ero tornato in Italia perché ero stato convocato in nazionale e speravo di rimanere nel giro ma non è stato così. Peccato perché potevo arrivare in doppia cifra e fare un bel percorso in Inghilterra".
Il passato ormai è alle spalle e adesso bisogna guardare a una sfida che per lui rappresenta una sorta di partita del cuore, tanto da essersi presentato con la sciarpa divisa in due. "L’Atalanta sta scrivendo la storia di Bergamo. La società sta facendo un lavoro eccezionale, con l’allenatore e la squadra. Stasera il cuore è diviso, ma sono bergamasco e tiferò Atalanta. Il City mi ha fatto crescere però, sono molto legato. La vedrò in tribuna, è bellissimo vedere la passione die tifosi dell’Atalanta".
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