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Rocchi: “Se la strada del dialogo non è corretta dirò ai ragazzi di essere più duri da subito”

Gianluca Rocchi, responsabile CAN (Imago)

Le parole di Gianluca Rocchi nella conferenza organizzata dall’Associazione Italiana Arbitri al termine della stagione calcistica

Conclusa la stagione calcistica, l’AIA ha tenuto una conferenza stampa per tirare le somme del lavoro svolto nel 24/25.

Alla sede della FIGC di Roma presenti il presidente AIA Antonio Zappi, il vice presidente vicario Francesco Massini e il responsabile CAN Gianluca Rocchi.

“Questo campionato è appassionante, ma è di una difficoltà estrema e non ha permesso di valorizzare alcuni giovani per l’importanza e il peso della partita. Quando si investe sui giovani ci vuole tempo e pazienza, purtroppo il calcio non ha né tempo, né pazienza. Se vogliamo avere arbitri al top sui 39-40 anni, dobbiamo investire su giovani di 32-33 anni. Sono rischi ponderati, ma stiamo facendo un investimento per il futuro. Vogliamo valorizzare i giovani perché a oggi facciamo fatica a utilizzare dei giovani nei big match“, ha esordito Rocchi.

Antonio Zappi, presidente AIA (screen)

Le parole di Rocchi

Il responsabile CAN continua poi parlando di questa stagione appena terminata: “Abbiamo europeizzato il nostro arbitraggio in un campionato che ha difficoltà ben diverse rispetto all’Europa League, non si può paragonare una partita per la salvezza che una partita della Champions League. Avevo chiesto di essere duri nelle ultime giornate e sono stati allontanati cinque allenatori nella penultima giornata, le proteste sono eccessive“.

Prosegue: “Se la strada del dialogo non è corretta dirò ai ragazzi di essere più duri da subito, non sono tollerabili alcune proteste delle panchine. Abbiamo dato un’apertura generale sui nostri errori, ci assumiamo le nostre responsabilità e non devo dire bravo a me stesso, ma agli arbitri perché ci sono ragazzi che sono disponibili a far ascoltare le loro voci per poi essere messi in discussione davanti all’opinione pubblica“.

Rocchi: “Non è stato facile gestire gli audio su Open VAR”

Rocchi continua parlando degli errori fatti durante il suo percorso e soprattutto quest’anno: “Ci sono tanti errori, quello che mi ha fatto più riflettere è sulla comunicazione. Non è stato facile gestire gli audio su Open VAR, in alcune circostanze ho dovuto tutelare i ragazzi, esempio su Inter-Roma, ma questa è una scelta mia. Non sono bravo a preparare questo tipo di lavoro, come esperienza ho capito che è meglio far vedere tutto“.

Infine conclude: “Questa è una sfida che lancio per il futuro, a me va bene questo ma dovreste anche concedere la possibilità di designare un arbitro che ha sbagliato anche la settimana successiva. Non posso tenere fuori un arbitro che ha fatto un percorso perfetto per sette mesi solo perché ha fatto un errore la settimana precedente. La comunicazione va fatta sempre a 360 gradi“.