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Piccoli ancora a segno, l’attaccante destinato a un futuro tra i grandi

Ama la bicicletta ma il suo destino è segnato per i gol. I suoi idoli sono Vieri e Ibrahimovic, ma negli ultimi anni ha guardato Zapata e ha imparato da lui. Roberto Piccoli ha 19 anni e un grande futuro davanti. Gol e carattere. Freddezza e spavalderia. Lo faceva vedere nelle giovanili, sembra confermarlo anche tra i professionisti. Niente lo intimorisce. Neanche San Siro, dove ha segnato all’Inter il primo gol della sua carriera in A. O all’Olimpico, dove ha trovato il secondo contro la Roma. Una rete che però lancia la carriera del giovane ragazzo.

INIZIO PROMETTENTE

Dicevamo di Vieri e Ibrahimovic, gli idoli di quando era bambino. Entrambi, in quella porta sotto la curva sud, chissà quanti gol hanno fatto. Proprio lì è arrivato il primo in Serie A del giovane bergamasco classe 2001: “Ho provato un’emozione grande“, ha detto a fine gara. Diventare come loro sarà un compito difficile, ma l’inizio è promettente. E se tra i professionisti conferma quanto di buono fatto vedere negli anni precedenti, sarà solo il primo di tanti.

NUMERI IMPRESSIONANTI NELLE GIOVANILI

Prodotto del vivaio dell’Atalanta, Roberto Piccoli ha impressionato nel settore giovanile della società bergamasca: nella categoria Allievi Nazionali segna 24 gol in 26 presenze. Ne fa 14 in 21 partite al primo anno in Primavera nella stagione 2017/18. Numeri importanti, che gli valsero già le prime chiamate in prima squadra, nonostante i 17 anni. La prima il 15 aprile, nella partita contro l’Empoli: sostituì il Papu Gomez e disputò gli ultimi due minuti. La seconda due settimane dopo, e quella volta gli verrà concesso più tempo: addirittura uno intero, il secondo della partita contro l’Udinese. L’anno successivo, nel campionato Primavera, segna 7 in 12 partite, e scopre la Youth League. O meglio, è la Youth League che scopre Roberto Piccoli: il giovane bergamasco segna 8 gol in 7 presenze, facendo fare una bella figura all’Atalanta, la sua squadra del cuore. Quella che tifava da bambino allo stadio. Quella che ora lo aspetta, senza frette. Il futuro di Piccoli è lì.

Adesso però il presente parla ligure e dice Spezia. Un anno in prestito per avere più spazio e migliorarsi ancora. Per farsi le ossa e le spalle. Anche se quelle sono già larghe e robuste: entra in campo e sembra già riuscire a fare reparto da solo. Forte dei suoi 190 cm, Piccoli è un centravanti totale e moderno: grande visione della porta, capacità di segnare sia coi piedi che con la testa, e grandi doti fisiche che gli permettono di tenere palla e far salire la squadra. Identikit perfetto per il post Duván Zapata. La scelta del 91 sulle spalle non sembra essere un caso …

Ma adesso c’è lo Spezia, e ancora tutta una stagione per continuare a imparare e crescere. Intanto i primi gol in A sono arrivati. Molti altri lo attendono. Le premesse ci sono tutte: per Piccoli è pronto un futuro tra i grandi.

Cosimo Bartoloni

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