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Road to Euro 2017… i segreti di Lorenzo Pellegrini: “De Rossi come idolo, ma preferisco giocare da mezzala”

Niente alcool, droga o gioco d’azzardo. Il vizio di Lorenzo Pellegrini è il gol. Lo sanno bene a Sassuolo dove in stagione ha segnato per 8 volte, lo sa bene Gigi Di Biagio, dal momento che con la sua Under 21 ha segnato un gol in due presenze nelle qualificazioni all’Europeo che si giocherà in Polonia a Giugno. Poi ha segnato ancora: due gol nelle ultime due gare amichevoli degli azzurrini, e da lì vorrebbe ripartire in vista dell’Europeo. “Mi piacerebbe affrontare la Spagna – racconta a gianlucadimarzio.com – perché l’abbiamo incontrata un mese fa in amichevole e abbiamo perso 2-1. Sarebbe bello rifarsi in una partita che conta davvero”.

Si candida ad una maglia da titolare nel centrocampo a tre di Di Biagio dove però ci sarà tanta concorrenza per un posto, anche se per Lorenzo Pellegrini conta sopratutto il gruppo. “In ritiro c’è tanto tempo libero e allora ci divertiamo soprattutto con la Play Station. Giochiamo in tanti: Ricci, Biraschi, Verre e Gollini sono gli avversari più frequenti”. In camera, invece, il compagno fisso è Federico Ricci: “sia in Nazionale che nel Sassuolo facciamo coppia fissa”. Inseparabili, come l’idea di calciatore modello che Lorenzo si porta dietro praticamente da sempre. “De Rossi è e sarà sempre il mio idolo. Impazzisco per lui, sia come calciatore e come persona”.

E De Rossi, come Pellegrini, è un centrocampista con il vizio del gol. Anche se Lorenzo tatticamente preferisce giocare in un altra posizione. “Mezzala mi piace tanto. Certo, ho giocato anche mediano a due ma da mezzala posso andare più in avanti, arrivare al tiro e fare gol”. Perché quel vizio, Lorenzo Pellegrini non ha alcuna intenzione di toglierselo.

Bruno Majorano

Laureato in giurisprudenza ma più o meno giornalista sportivo. Perché al diritto penale preferisco quello di Djokovic. Perché alle sanzioni civili preferisco quelle del giudice sportivo. Perché basta che in campo ce ne siano 22 e tutto il resto viene dopo. Pubblicista dal 2010, professionista dal 2013 e “calcista" dal 1988. Se volete sapere qualcos'altro su di me seguite quello scrivo. Non sempre ho ragione, ma provo a raccontare la verità. Provo a farvi guardare il mondo del calcio dal un'altra prospettiva: con i miei occhi, nonostante i quasi 9 gradi di miopia, ma con un paio di lenti a contatto e all’occorrenza anche un paio di occhiali di sole. Ho sentito dire che “Scrivere è sempre meglio che lavorare…”, aggiungo che scegliere come hobby il proprio lavoro è la cosa più gratificante che si possa fare nella vita. Per gianlucadimarzio.com mi trovate un po' ovunque. Ah, un avviso ai naviganti: non prendetemi troppo sul serio!

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