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Road to Euro 2017… i segreti di Federico Di Francesco: “Carciofi ripieni e un super-papà”

Il prossimo 14 giugno, Federico Di Francesco soffierà 23 candeline su una torta che molto probabilmente non sarà preparata dalla sua cuoca preferita, ovvero sua nonna. Questo perché quel giorno spera di essere in ritiro con la Nazionale Under 21 alla volta di Cracovia (Polonia) per iniziare l’avventura dell’Europeo di categoria. “In questo momento, però, sono consapevole del fatto che il mio futuro in azzurro passi tutto da Bologna”, racconta a gianlucadimarzio.com. E a giudicare dagli ultimi risultati con la maglia rossoblù (una grande prestazione contro il Sassuolo e il gol e l’assist contro il Chievo) la strada sembra quella giusta.

Una strada che ha deciso di percorrere fin da piccolissimo. “Ho sempre avuto la passione per il calco e mi è stata trasmessa da papà che ho visto sempre come un supereroe”. Eusebio, allenatore del Sassuolo, però non è l’unico punto di riferimento della vita di Federico. “Ho un rapporto speciale con i miei nonni: mi sono sempre venuti a vedere fin dalle giovanili”, e ora che gioca nel Bologna, il nonno è ancora più più contento dal momento che è sempre stato tifoso della squadra di Bulgarelli.

Ma il giorno della prima convocazione in Under 21, Federico non ha avuto dubbi. “Il primo messaggio l’ho mandato subito a papà”. Perché anche se recentemente in campionato l’ha fatto “rosicare”, il loro rapporto resta sempre speciale. “Lui era un calciatore diverso da me, ma da piccolo ricordo che il mio sogno è sempre stato quello giocare con lui”, magari anche in Nazionale, dove oggi Federico vuole a diventare un punto fisso. “Ero stato convocato a marzo dell’anno scorso per la prima volta, ma dopo un solo allenamento m sono stirato e ho lasciato il ritiro”, poi è arrivata la chiamata a settembre, l’esordio e il primo gol contro Andorra. “Mi ricordo la tensione prima di entrare ed il peso della maglia. In me c’era grande gioia, ma anche la voglia di dimostrare di meritare questa maglia”.

A proposito dei nonni. “A tavola ho un solo piatto preferito: i carciofi ripieni di carne che prepara la nonna, ne mangio una quindicina ogni volta che torno a casa”. Ma non è Federico il più coccolato della famiglia. “Mio fratello Luca ha 10 anni, è il più piccolo della famiglia ma è quello che comanda. Non gli piace il calcio, ma a casa decide tutto lui: dal telecomando della tv a cosa si mangia a tavola”.

Federico invece è uno più tranquillo, sta bene con tutti “in Nazionale ho già condiviso la camera con Masina, Cragno e Ferrari”, e guarda sempre gli altri per imparare. Berardi è un grandissimo, l’ho sempre visto come riferimento, soprattutto per noi giovani. Non sta segnando, ma è sempre pericoloso”, ma anche gli avversari: Schick mi ha impressionato per la sua capacità di entrare in partita e fare delle giocate di grandissima qualità, nonostante la stazza”. A qualche giorno dal suo compleanno (il 21 giugno a Tychy), l’Italia Under 21 affronterà proprio la Repubblica Ceca: potrebbero esserci entrambi, Di Francesco e Schick. L’occasione migliore per festeggiare al meglio il compleanno, seppur con una settimana di ritardo.

Bruno Majorano

Laureato in giurisprudenza ma più o meno giornalista sportivo. Perché al diritto penale preferisco quello di Djokovic. Perché alle sanzioni civili preferisco quelle del giudice sportivo. Perché basta che in campo ce ne siano 22 e tutto il resto viene dopo. Pubblicista dal 2010, professionista dal 2013 e “calcista" dal 1988. Se volete sapere qualcos'altro su di me seguite quello scrivo. Non sempre ho ragione, ma provo a raccontare la verità. Provo a farvi guardare il mondo del calcio dal un'altra prospettiva: con i miei occhi, nonostante i quasi 9 gradi di miopia, ma con un paio di lenti a contatto e all’occorrenza anche un paio di occhiali di sole. Ho sentito dire che “Scrivere è sempre meglio che lavorare…”, aggiungo che scegliere come hobby il proprio lavoro è la cosa più gratificante che si possa fare nella vita. Per gianlucadimarzio.com mi trovate un po' ovunque. Ah, un avviso ai naviganti: non prendetemi troppo sul serio!

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