Rivoluzione, da più punti di vista. Se ci dovesse essere un termine adatto per il recente momento vissuto dal Milan, a maggior ragione fuori dal campo, il concetto di pieno cambiamento tra proprietà, assetti più interni del lato societario e parte sportiva risulterebbe indubbiamente la scelta più azzeccata in questo senso: post addio di Berlusconi, dopo 31 anni di presidenza e con l’insediamento di Yonghong Li, Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, le prime modifiche finiranno per arrivare nel lato societario, con un responsabile per macro area. Tra le prime scelte ecco il nome di Fabio Guadagnini, tassello ufficializzato ieri e già pronto ad assumere l’incarico di “Chief Communications Officer”.
Rivoluzione societaria sì, ma non solo. Perché anche Massimiliano Mirabelli, lentamente e in attesa del termine della stagione, potrebbe operare qualche cambiamento nel lato sportivo, pur avendo già testato la bontà di eccellenze presenti all’interno del club: dirigenti che giorno dopo giorno Mirabelli vorrà conoscere, incontrare e valutare, senza alcuna preclusione, setacciando al meglio le aree scouting, squadra, Milanello (frequentato ormai quotidianamente per conoscerne ogni angolo e figura) e settore giovanile. Per quanto concerne la prima, il neo ds rossonero è pronto a costruire una fitta rete di osservatori che, a tappeto, copriranno Europa e Sudamerica, con Mirabelli stesso pronto a volare in più occasioni di persona tra Argentina, Brasile e non solo per visionare dal vivo possibili talenti sotto la lente d’ingrandimento.
Diverso il discorso relativo alla squadra: buone individualità già presenti e rivoluzione sì, ma solo dal punto di vista di nomi importanti da regalare a Montella in vista della prossima stagione. Nessuna necessità di 10 buoni giocatori ma 3-4 top player da portare a casa per innalzare il livello tecnico della rosa, puntando poi a rinnovi prioritari come quelli di Donnarumma, Suso e De Sciglio, operando in massima condivisione con Montella tramite riunioni e contatti continui.
Più che possibile, infine, la conferma del personale impegnato sul capitolo giovani: dati alla mano, la sezione che funziona al meglio da più anni al Milan. Miglior settore giovanile in A a livello di prima squadra (seppur non per risultati ottenuti) capace di far esordire prospetti come Donnarumma, Calabria, De Sciglio, Cristante, Petagna, Merkel o Locatelli: fucina di talenti frutto del grande lavoro portato avanti da Filippo Galli, responsabile del settore giovanile rossonero, e soprattutto Mauro Bianchessi, direttore dello scouting, già capace di scovare in passato gioielli del calibro di Conti, Caldara, Gagliardini e Gabbiadini. Per un’operatività che dovrebbe restare invariata dopo il colloquio previsto con Mirabelli stesso, pronto a fare presto il punto della situazione e ad una…rivoluzione: già partita in alcuni ambiti, attuabile in altri. Per vedere il Milan approcciarsi alla prossima stagione con un vestito, un volto ed idee decisamente differenti.
Le parole di Adriano Galliani a margine della presentazione del libro "A corto muso" di…
Le probabili scelte di Paolo Vanoli in vista del match di Bergamo della Fiorentina contro…
Il racconto di Szczesny sugli anni alla Juve e sulla decisione di andare al Barcellona…
Le probabili scelte di Raffaele Palladino in vista del match dell'Atalanta contro la Fiorentina di…
La risposta del presidente del Barcellona alle dichiarazioni di Florentino Perez pronunciate durante l'assemblea generale…
Dopo due mesi fuori, il Chelsea ritrova il suo top player per lo scontro diretto…