L’Argentina a Madrid, la finale di Libertadores in Europa, il Superclasico al Bernabeu.
River campione, Boca sconfitto ai tempi supplementari: questo l’epilogo.
Una delle finali più lunghe della storia, tra andata, ritorno, rinvii, disordini, polemiche e una Copa che da Libertadores è diventata anche ‘Conquistadores’.
Al 90′ è 1-1: la apre il Boca con Benedetto. Gol ed esultanza con linguaccia e ‘smorfia’. Dal 2010 è stato il primo giocatore a segnare sia nella gara di andata sia in quella di ritorno di una finale di Copa Libertadores. Con la maglia del Boca, prima di lui, ci erano riusciti solo Riquelme, Marcelo Delgado e Sanfilippo, rispettivamente nel 2007, 2003 e 1963.
Poi ci ha pensato Pratto a riportare la situazione in parità. Dunque? Supplementari. E sembra davvero che questo River-Boca non finisca mai.
Nell’extra time, Wilmar Barrios diventa il secondo giocatore del Boca ad essere espulso in una finale di Libertadores dopo Ruben Sune nel 1979 (contro l’Olimpia). Ma non è finita qui per il Boca perché gli Xeneizes finiranno poi la finalissima in 9 per l’infortunio di Gago.
Ma poi ecco Fernando Quintero e un golazo al 109′: tiro dal limite dell’area, imparabile. Dopo di lui a segno anche Martinez, nel secupero del secondo tempo supplementare. Ed è finita così: 3-1 e River Campeòn.
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