Se giocasse ora probabilmente la sfida per il Pallone d’Oro non sarebbe più una corsa per due. Ne è consapevole anche lo stesso Rivaldo, che alla domanda di chi sia meglio tra lui e i due fenomeni Messi e Cristiano Ronaldo risponde con sincerità: “Io ero un giocatore diverso. Un po’ atipico. Un po’ centrocampista e un po’ attaccante, ma mi piaceva fare gol e ne ho sempre fatti tanti- Ha analizzato il brasiliano in un’intervista alla Gazzetta dello Sport – Adesso si gioca un calcio diverso, ma soprattutto ai miei tempi era più difficile primeggiare perché c’erano tanti campioni, mentre negli ultimi dici anni il Pallone d’Oro se lo sono sempre divisi Cristiano Ronaldo e Messi. Nel futuro forse ci sarà spazio anche per Neymar”. Un ‘forse’ che nasconde tante insidie per il giocatore del PSG, che secondo Rivaldo dovrebbe proprio andar via da Parigi per tornare a vincere: “Se non se ne va dal Psg Neymar non vincerà mai niente di importante. A cominciare dalla Champions League che è la competizione che conta di più. Il campionato francese è di un livello troppo basso rispetto a quello spagnolo e inglese. E lui gioca in un club senza storia”. Parole dure quelle di Rivaldo, che però dall’alto della sua carriera può permettersi di consigliare il Brasile attuale, che secondo l’ex campione del mondo è inferiore a quello che vinse nel 2002: “Quello era più forte. Anche perché noi avevamo Ronaldo, il più forte di sempre. La favorita per il Mondiale di Russia? Il Brasile. Il giocatore più forte con cui ho giocato in un club? Kluivert. Con lui ci siamo davvero divertiti. Il Milan? Allora era un grande club, ma alla fine della prima stagione non ero contento perché giocavo poco e a dicembre me ne andai al Cruzeiro. Gattuso allenatore? Sinceramente non me l’aspettavo, ma per uno come Rino iniziare dal Milan è l’ideale. Certo non è più il Milan di una volta, mancano i campioni e senza di quelli non si vince”.
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