E’ un momento di grandi cambiamenti per la Champions League. Modifiche importanti, soprattutto per quanto riguarda i metodi di qualificazione alla massima competizione europea, che hanno scaturito diverse polemiche. Sotto accusa è finita la UEFA, rea di aver agito senza prima confrontarsi con la EPFL (Associazione delle Leghe europee di calcio professionistico).
Dal 2018, infatti, Spagna, Inghilterra, Germania e Italia avrebbero quattro club in Champions League, senza nemmeno passare dai preliminari.
Giovedì c’è stato quindi un incontro tra i membri della EPFL, a cui hanno partecipato i rappresentati di Premier League, Liga, Bundesliga, Scottish League, Ligue 1, Liga Portoghese, Eredivisie, Russian Premier League, Swiss Football League, Swedish Professional Football League, Danish Professional Football League e Lega Serie B. Assenti i rappresentanti della Lega Serie A, che trarrebbe grandi vantaggi da piccola rivoluzione. Al termine di questo incontro è stato diramato il seguente comunicato: “I campionati europei ritengono che il modo in cui questo cambiamento è stato condotto dalla Uefa sia inaccettabile per un’organizzazione che sostiene di essere l’organo di governo del calcio in Europa”.
“E’ stato annunciato un importante cambiamento senza l’appoggio e il consenso degli organizzatori dei campionati nazionali europei. Questa decisione avrà un impatto negativo sulla competizioni nazionali e porterà ad una crescita esponenziale del divario finanziario e sportivo tra i più grandi club in Europa e tutti gli altri. Come risultato della decisione presa dalla UEFA, l’EPFL è convinta che la UEFA abbia violato il protocollo d’intesa (MoU) vigente tra le due organizzazioni. Nel caso in cui l’EPFL dovesse decidere di annullare il protocollo d’intesa a seguito di tale violazione, tutti i campionati europei avrebbero la totale libertà di programmare le loro partite come meglio credono – inclusi gli stessi giorni e gli stessi orari d’inizio delle partite di Champions League ed Europa League. Infine, l’EPFL invita il nuovo presidente Uefa, che sarà eletto la prossima settimana, a riconsiderare la riforma relativa alle competizioni UEFA per club. I campionati europei sono pronti a incontrare il nuovo presidente Uefa per discutere di questo argomento”.
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