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Riapertura stadi Puglia, Emiliano pro Bari e Lecce: “Proposta al Governo”

Uniti per il recepimento di un protocollo che possa portare alla riapertura parziale degli stadi al pubblico in tempi brevi: è il patto stretto dal governatore pugliese, Michele Emiliano nel corso della video-conferenza convocata con i presidenti di Lecce e Bari, Saverio Sticchi Damiani e Luigi De Laurentiis, a due giorni dalla scelta dei due club di inoltrare alla Presidenza della giunta regionale un protocollo di nove pagine da sottoporre alla conferenza Stato-Regioni per permettere al pubblico di tornare sugli spalti. "Abbiamo un’idea – ha spiegato Emiliano  – riteniamo preferibile far svolgere l’attività con un responsabile che faccia rispettare le regole che lasciare languire il settore con tutti i danni che ne deriverebbero da ciò. Vogliamo far riprendere in piena sicurezza".

Un messaggio che arriva da una Regione che ha già aperto altri settori, come feste, sagre, locali e discoteche e ritiene "gli stadi più sicuri degli altri luoghi, essendoci già un sistema di profilazione agli ingressi con i biglietti nominali e di tornelli, favorendo disposizioni anti assembramento (segnaletica informativa, personale a supporto)".

La posizione del Lecce

Nel suo cammino salvezza verso la A, il Lecce giocherà quattro delle nove partite restanti in casa, contro Lazio, Fiorentina, Brescia e Parma. "Dobbiamo fare lo sforzo massimo per far tornare gente allo stadio – è la tesi di Sticchi Damiani – quest'anno il Lecce ha 20mila abbonati, record assoluto nella nostra storia. Abbiamo ripreso a giocare perché ce lo ha chiesto il sistema, un sacrificio, ma cerchiamo di non tenere lontane le persone, perché si rischia di perdere i tifosi". Secondo il presidente giallorosso, ci sono due punti su tutti che dovrebbero condurre alla riapertura: "Questo è un calcio che non ci piace, non ci appartiene, uno spettacolo poco spettacolare. In Puglia (109 casi positivi al Covid-19 al 2 luglio, ndr) siamo poi in un momento sereno, per cui se creiamo il precedente non vorrei che la gente non torni più allo stadio nei mesi successivi nonostante una situazione tranquilla. Per quale motivo col nuovo campionato a settembre si dovrebbe riaprire e ora no? Da parte nostra c’è piena disponibilità a riaprire, anche con costi supplettivi e meccanismi di riduzione della capienza e turnazione". 

La posizione del Bari

Il protocollo, di nove pagine, è stato compilato da Bari e Lecce con il supporto di tre scienziati, il dottor Enrico Girone, specialista in patologia generale, ematologia e microbiologia, la dottoressa Sabina Tatò, specialista in medicina fisica e riabilitazione, e l'ingegner Nicola Catacchio, specialista in materia di pubblico spettacolo. "Anche in Figc stanno lavorando alla riapertura degli stadi, lo stesso Governo è sensibilizzato sul tema – spiega Luigi De Laurentiis – è un aspetto fondamentale per il Paese e per l'economia. Si tratta di un aspetto che mette in difficoltà soprattutto la Serie C". Senza dimenticare che "gli stadi hanno norme molto restrittive, abbiamo la profilazione degli utenti, quindi possiamo controllare accessi e uscite in modo sicuro. Si tratta di una contingenza, per i prossimi mesi, e sarà importante ripartire nelle strutture che sono all’aria aperta. Mi auguro che il protocollo possa spingere per la riapertura".

Emiliano: "Favorevole a riorganizzazine ingressi, chiederemo recepimento immediato"

I prossimi passi saranno verifiche e sppralluoghi da fare in tempi brevi. "In linea di principio la proposta di riorganizzare ingressi e uscite sono elementi favorevoli, si tratta di luoghi che da anni convivono on regole molto severe e presenza di forze di polizia che possono fare rispettare le norme" sottolinea Emiliano. "Il ritorno alla normalità passa anche dalle partite di calcio" è la tesi del governatore pugliese, che ha definito il prossimo passo. "Tra pochi giorni partendo dalla proposta di Bari e Lecce elaboreremo la proposta della Regione Puglia e la proporremo al calcio pugliese e se d’accordo la inoltreremo alle regioni e al governo perché possa valutare un immediato recepimento dei protocolli. Ci sono settori economici basati su una continuità di relazione tra attività e pubblico che se interrotte rischiano di non ripartire più Per il futuro bisogna combattere il virus non più con la sospensione della vita, ma con l’adozione di quelle cautele che garantiscano la sicurezza delle persone". Anche attraverso il calcio.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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