Una delle ammonizioni più facile da leggere nel gioco del calcio. Quella per comportamento antisportivo che riguarda un calciatore che, dopo aver segnato una rete, si toglie la maglia (o la solleva fino al viso) per esultare. La stessa celebrazione che Mateo Retegui ha usato dopo lo 0-3 segnato contro il Napoli e che aveva portato all’ammonizione da campo da parte dell’arbitro Doveri per l’attaccante dell’Atalanta. O almeno così si credeva dato che quel provvedimento non compare nel comunicato del giudice sportivo arrivato a seguito dell’11ª giornata di Serie A. Le ipotesi sulla causa dell’errore sono tante.
Difficile da credere, ma è quello che si apprende dal comunicato diramato dalla Lega Serie A, dove non appare il nome dell’attaccante italiano. Retegui sembrava infatti essere stato ammonito dopo essersi tolto la maglia in occasione del gol dello 0-3 siglato contro il Napoli nell’ultima giornata di campionato, ma il suo nome non è comunque apparso nel tabulato emesso dalla Lega.
Tante le possibili cause e le probabili ipotesi. Quel che conta è che l’ammonizione che sembrava essere stata assegnata da campo all’attaccante nerazzurro (forse indicata a Neres) non ha alcuna validità. Dunque, nel concreto, Retegui non ha avuto alcun provvedimento a seguito della sua celebrazione al Maradona.
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