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Renato Paratore, il campione e il tifoso: golfista… romanista

Daje Renatino! Chissà
da dove viene… ‘Renatino’ è per
l’età: 20 anni. Il ‘daje’ è simbolo
della sua romanità. Romano e romanista. Ed eccolo il legame tra il golf e il calcio. Minimo comune
denominatore, lui: Renato Paratore.
Ieri ha festeggiato il suo primo titolo, il Nordea Masters: il più giovane, dopo Matteo Manassero a vincere in
una gara del circuito europeo. Ogni buca come un gol verso la coppa.

Nonno latinista, lui diplomato
al Liceo Linguistico. Il golf chiama, Renato risponde: “Mi ha colpito… il primo colpo! Ricordo che mi era venuto benissimo e
mi sono detto ‘Però, mica male ‘sto sport’”
, un capitolo della sua storia
raccontato in un’intervista tempo fa. Come quello in cui ha ricordato quanto ci
è voluto per convincere il padre, che per lui preferiva una carriera
accademica. “Ma quando ho preso la carta
per il Tour Europeo si è messo l’anima in pace”
. Tennis? Non era male con
la racchetta, ma vita e carriera sono
diventate il golf
. Perché è troppo bello il suono di quando la pallina va
in buca. E poi c’è il calcio. Da
tifoso ovviamente. Una passione ‘magica’,
perché è la Roma la squadra del cuore.
“Ogni volta che sono in città vado sempre
allo Stadio Olimpico a vederla. Mi piace
l’atmosfera delle partite”
, e si vede anche da alcune foto pubblicate sul
suo profilo Instagram: lui sorridente e l’Olimpico a fare da sfondo. “Ma ancora non ho incontrato i giocatori
della squadra!”
. Un sogno. Piccolo, da tifoso giallorosso. Poi c’è quello
grande, da professionista: la Ryder Cup
2022 a Roma
. Nella sua città. Come una finale di Champions a casa propria.
Impossibile mancare. E poi, “forse qualche giocatore della Roma verrà a
vederla”.