Italia, Spinelli: “Siamo unite, la Francia ha una cultura diversa”

C’è un’italiana che l’Auguste Delaune, pronto a ospitare venerdì 14 giugno il match del Mondiale femminile tra Giamaica e Italia, lo conosce bene. È Giorgia Spinelli, capitano dello Stade de Reims tra le trascinatrici la scorsa stagione della promozione del club in D1, prima divisione francese e campionato pieno di stelle, da Eugénie Le Sommer al pallone d’oro Ada Hegerberg, quest’ultima grande assente della Fifa Women’s World Cup 2019 per via della “diatriba economica” con la Federazione norvegese. 

“Alzare la coppa al cielo in quello stadio, tra l’altro al completo in occasione della gara degli uomini contro il Paris Saint-Germain, è il mio ricordo più bello. Ho provato un’emozione incredibile e spero porti tanta fortuna anche alle azzurre”, racconta il difensore classe ’94 da due anni allo Stade de Reims. Giusto, la nostra Nazionale non vincerà alcun trofeo all’Auguste Delaune, ma al termine dei novanta minuti contro la selezione caraibica potrebbe togliersi la grande soddisfazione di qualificarsi agli ottavi di finale, compiendo quell’ulteriore passo in più che dentro di sé porta il sapore di un’autentica rinascita, perché l’Italia delle donne dopo vent’anni è tornata, e lo sta facendo davvero in grande stile. 

Archiviata la gara con l’Australia, vinta per 2-1 grazie a Barbara Bonansea che ha racchiuso in una doppietta personale una grande prova di squadra, la nostra Nazionale si è presa tutta l’iniezione positiva che quella gara poteva portare e, a testa bassa, si è messa subito a lavoro per replicarsi con la Giamaica, “una squadra molto preparata sotto il profilo atletico che ci darà del filo da torcere" – commenta l’esterno azzurro Alia Guagni in conferenza stampa. 

“Nell’esordio ho visto un’Italia che ha lottato con il cuore per tutta la partita – aggiunge Spinelli – Non ha mai mollato. Con loro ho fatto qualche raduno quest’anno e ho notato un gruppo molto coeso, ed è proprio questa la forza di questa squadra. Dove arriveremo non lo so, ma ciò che spero è che le ragazze siano capaci di sorprendere tutti, arrivando il più in là possibile perché dopo tutti gli sforzi fatti per conquistare questi Mondiali se lo meritano”.

A Reims da lunedì, le azzurre hanno ricevuto un’accoglienza magica dalla città. “La Francia in generale è un Paese dove il calcio femminile è davvero tanto sviluppato. Circa dieci giorni fa ho lasciato Reims per tornare in Italia e godermi un po’ la mia famiglia: quando sono partita c’era un entusiasmo da Mondiali incredibile – prosegue la giocatrice bergamasca – I francesi, in ambito di calcio femminile, hanno una cultura diversa e sono ancora qualche anno in avanti rispetto a noi. Ma stiamo crescendo è questo lascia davvero belle speranze”. 

Il cuore di Spinelli, però, nonostante le tinte azzurre, ha una giustificata simpatia per la Francia, soprattutto per una delle sue giocatrici: “La Nazionale francese sta dimostrando di essere un’ottima formazione e sarà una delle pretendenti alla vittoria, anche perché la voglia di eguagliare gli uomini e regalare al Paese intero un’altra Coppa del Mondo è tanta. Il prossimo anno giocherò contro quasi tutte loro è questo è uno stimolo importante per me, dovrò quindi prepararmi bene visto il livello. Poi, c’è Wendie Renard, il mio modello”.