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Il Reims tra sogno e salvezza: una finale per riscrivere la storia

Stade Reims, squadra (Imago) interna
Stade Reims, squadra (Imago)

Il Reims sogna un trionfo che manca dal 1966 e che potrebbe rendere indimenticabile una stagione complicata.

È tempo di verdetti in Francia: archiviata la Ligue 1, ora i riflettori sono puntati sulla finale di Coppa. A contendersi il trofeo saranno Paris Saint-Germain e Stade Reims, protagoniste dell’ultimo atto della competizione nazionale.

Quest’anno la finale ha il sapore del classico scontro tra Davide e Golia. Il PSG parte nettamente favorito e punta al triplete. Infatti, dopo aver dominato in campionato, il 31 maggio affronterà l’Inter nella finale di Champions a Monaco. Sarebbe un’impresa mai riuscita a nessun club francese.

Ma sulla loro strada i parigini troveranno lo Stade Reims, storica squadra del calcio francese. I biancorossi vantano nel proprio palmarès 6 campionati, 4 Supercoppe e 2 Coppe di Francia. Un bottino di tutto rispetto, ma purtroppo molto datato: l’ultimo titolo nazionale risale alla stagione 1961/62, mentre l’ultima coppa di Francia nel 1957/58. Entrambi i successi risalgono all’epoca d’oro del Reims. I Les Rouge tra la fine degli anni ’40 e la metà dei ’60 erano non solo la squadra più forte di Francia, ma tra le migliori in Europa. Non a caso, disputò due finali di Coppa dei Campioni, perse contro il Real Madrid.

Dopo gli anni d’oro, il Reims è lentamente crollato, finendo nelle serie minori. Solo di recente è tornato a stabilirsi tra Ligue 2 e Ligue 1, dove milita senza interruzioni dal 2018/19. Ora, però, i biancorossi hanno la possibilità di riscrivere la storia, riallacciando quel filo spezzato quasi 70 anni fa riportando un titolo in una piazza storica del calcio francese.

Tanti bassi (in campionato) e pochi alti: la stagione del Reims

La stagione dei Les Rouges non è stata affatto positiva, eccezion fatta per la Coppa di Francia. Nonostante la squadra della Marna sia riuscita ad arrivare in finale, Il Reims rischia ancora la retrocessione in Ligue 2. Classificatasi al sedicesimo posto, la squadra dovrà affrontare il play-out contro il Metz, vincente dei playoff della seconda divisione, per mantenere la categoria.

Questa è l’immagine perfetta di una stagione dai due volti: esaltante in coppa, negativa in campionato. Dopo diverse annate tranquille, chiuse con salvezze anticipate e anche un sorprendente quinto posto nella stagione interrotta dal Covid, oggi il Reims rischia la retrocessione. Dopo il pareggio dell’andata contro il Metz, dovrà disputare il ritorno del play-out pochi giorni dopo la finale, con l’obiettivo di conquistare definitivamente la salvezza sfuggita durante la regular-season. Sullo sfondo, rimane un’ipotesi tanto affascinante quanto paradossale: vincere la Coppa di Francia significherebbe qualificarsi all’Europa League ma una sconfitta nel playout costringerebbe il Reims a disputarla da retrocesso, in Ligue 2.

Juanya Ito, attaccante Stade Reims (Imago)

Dal sogno alla realtà: chi sono i calciatori che potrebbero diventare eroi

Il Reims sogna un’impresa storica, contro un PSG che sembra inarrestabile e lanciato verso il triplete. Tuttavia, i Les Rouges negli ultimi sei scontri diretti sono riusciti a fermare i parigini cinque volte sul pari. In questa stagione, tra l’altro, il PSG non è mai riuscito a battere i biancorossi. Dopo anni in cui i tifosi si sono abituati ad accontentarsi di una promozione o di una salvezza, adesso sognano di tornare a festeggiare qualcosa di davvero importante. Una favola che potrebbe ricordare quanto accaduto in altri Paesi europei in questa stagione, dove squadre come il Crystal Palace in Inghilterra o il Bologna in Italia hanno trionfato nelle coppe nazionali, dopo anni di digiuno o senza aver mai vinto prima. Ora, tocca al Reims provare a continuare questa scia di vittorie delle “piccole”.

Alla guida del Reims c’è il 47enne maliano Samba Diawara, già viceallenatore, subentrato a inizio febbraio dopo l’esonero di Luka Elsner. Diawara è un allenatore con poca esperienza: in Ligue 1 ha appena 15 panchine, ma questa finale potrebbe dare, forse, una svolta alla sua carriera. La rosa del Reims non conta grandi stelle: il giocatore più talentuoso è probabilmente Junya Ito, che nonostante le difficoltà della squadra resta uno dei calciatori che crea più azioni pericolose in Ligue 1. Il fantasista condivide lo spogliatoio con altri due calciatori giapponesi: il terzino Hiromasa Sekine e l’ala sinistra Keito Nakamura, capocannoniere e vero trascinatore dei suoi. Ito e Nakamura sono le armi principali, affiancate da un gruppo di giocatori combattivi e dotati di buona fisicità. Insomma, guardando in faccia la realtà il Reims è una squadra che lotta per non retrocedere, ma sa bene che, andando oltre i propri limiti solo per una serata, potrebbe riscrivere la storia di un club storico. Battendo Golia, questo gruppo regalerebbe nuove emozioni a una nuova generazione di tifosi, che conosce il glorioso passato del grande Stade Reims, che dominava in Francia e in Europa, solo attraverso i racconti dei nonni.