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Regolamentiamo – Le modifiche alle regole 2016/17: le spiegazioni Ufficiali dell’Aia – ultima parte

Continuiamo nel percorso che porta a conoscenza delle spiegazioni ufficiali che l’Associazione Italiana Arbitri, attraverso la circolare n° 1/2016, ha fornito ai suoi associati per prepararli ad affrontare con la massimo chiarezza la nuova stagione sportiva. I cambiamenti sono entrati in vigore dal 1 giugno 2016 e che sono stati già applicati in Coppa America Centenario e Euro 2016, che si sono svolte nel mesi di giugno e luglio. Oggi spiegheremo le novità relative alle regole dalla 13 alla 17.

Regola 13 – I calci di punizione

I calci di punizione diretti e indiretti vengono assegnati alla squadra avversaria di un calciatore colpevole di un’infrazione. Con questa affermazione viene rimossa dal regolamento l’enunciato “alla squadra avversaria” che appariva ricorrentemente quando si affermava che un calcio di punizione viene assegnato alla squadra avversaria.

La chiara enunciazione all’inizio di questa Regola “tutti i calci di punizione vengono eseguiti dal punto in cui è avvenuta l’infrazione” consente la rimozione del riferimento specifico alla posizione del calcio di punizione in molte altre regole.

I calci di punizione per infrazioni concernenti un calciatore che entra, rientra, o esce dal terreno di gioco senza autorizzazione, saranno eseguiti dal punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto. Tuttavia, se un calciatore esce dal terreno di gioco nella dinamica dell’azione e commette un’infrazione contro un altro calciatore, il gioco verrà ripreso con un calcio di punizione eseguito dalla linea perimetrale nel punto più vicino a quello in cui è avvenuta l’infrazione; per infrazioni punibili con un calcio di punizione diretto verrà assegnato un calcio di rigore se questo punto è all’interno dell’area di rigore del calciatore colpevole, in uniformità con quanto stabilito nelle regole 12 e 14.

Il pallone è in gioco quando viene calciato e si muove chiaramente, come deciso coerentemente con calcio di inizio, il calcio di rigore e il calcio d’angolo.

Se un calciatore esegue rapidamente un calcio di punizione ed un avversario che si trova a meno di 9.15 m dal pallone lo intercetta, l’arbitro consentirà che il gioco prosegua. Tuttavia, un avversario che intenzionalmente impedisce di eseguire rapidamente un calcio di punizione, dovrà essere ammonito per aver ritardato la ripresa di gioco.

 

Regola 14 – Il calcio di rigore

Ripetizione delle modifiche della Regola 12 e 13 che prevedono che venga assegnato un calcio di rigore per un’infrazione commessa da un difensore fuori del terreno di gioco con il pallone in gioco se il punto più vicino all’infrazione è all’interno della propria area di rigore.

Il pallone deve essere fermo sul punto del calcio di rigore. Il pallone è in gioco quando viene calciato e si muove chiaramente.

Il calcio di rigore è completato quando il pallone cessa di muoversi, esce fuori del terreno di gioco o l’arbitro interrompe il gioco per qualsiasi infrazione alle Regole.

Sottolinea che la decisione standard “ripetizione/rete convalidata/calcio di punizione indiretto” non si applica a queste situazioni, in particolare se il calciatore “sbagliato” esegue il tiro o se un calciatore fa una finta “irregolare”, poiché sono atti «deliberati» di comportamento antisportivo.

Poiché la Regola è stata modificata per trattare con più severità il calciatore che fa una finta irregolare, appare coerente che un portiere che infrange la Regola provocando la ripetizione venga ammonito. Ciò dovrebbe scoraggiare i portieri dall’infrangere questa Regola.

Un calciatore di ciascuna squadra infrange le Regole del Gioco: il calcio di rigore dovrà essere ripetuto a meno che un calciatore commetta un’infrazione più grave (ad esempio, fa una finta irregolare).

Regola 15 – La rimessa dalla linea laterale

Si evidenzia che la rimessa laterale eseguita ad “una mano” (pallone lanciato con una mano e indirizzato con l’altra) non è consentita.

Si definisce che non rispettare la distanza di 2 m è considerato come distrarre scorrettamente o impedire l’esecuzione e, pertanto, il gioco viene ripreso con un calcio di punizione indiretto, se la rimessa dalla linea laterale è stata eseguita.

Regola 16 – Il calcio di rinvio

Si stabilisce la corretta ripresa di gioco se un calciatore segna una “autorete” direttamente da un calcio di rinvio (ad esempio, con vento forte).

Si prescrive che il pallone deve essere fermo poiché questo non era previsto dal “vecchio” testo.

Si delibera che un eventuale avversario che si trovi in area di rigore al momento in cui viene eseguito il calcio di rinvio non può toccare/contendere il pallone (anche se uscito dall’area di rigore) fino a quando non lo abbia toccato un altro calciatore, di modo che il calciatore non tragga vantaggio dal non essere uscito dall’area di rigore, come richiesto dalla Regola.

Regola 17 – Il calcio d’angolo

Si definisce la corretta ripresa del gioco se un calciatore segna una “autorete” direttamente da calcio d’angolo. Il pallone deve essere posto nell’area d’angolo più vicina al punto in cui il pallone ha oltrepassato la linea di porta. Il pallone deve essere fermo e viene calciato da un calciatore della squadra attaccante. Il pallone è in gioco quando è calciato e si muove chiaramente; non è necessario che esca dall’area d’angolo. Il termine area sostituisce “arco”; afferma che il pallone deve essere fermo e riflette le modifiche alle altre Regole, ma è particolarmente importante per i calci d’angolo per fermare la pratica dei calciatori che sfiorano il pallone e poi in modo antisportivo fanno finta che il calcio d’angolo non sia stato eseguito.

Redazione

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