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Regolamentiamo – L’ammonizione per la ritardata ripresa di gioco

Tutti sono a conoscenza che l’arbitro estrae il cartellino giallo quando ritiene di dover sanzionare il comportamento di un giocatore che lui ritiene responsabile di un’infrazione regolamentare che comporta, a suo giudizio, l’adozione del provvedimento disciplinare dell’ammonizione.

Nel regolamento sono contenute molte indicazioni che possono comportare l’adozione del provvedimento dell’ammonizione e sinteticamente cercheremo di fare un elenco ordinato per rendere tutto più chiaro.

Il regolamento codifica che gli arbitri devono ammonire i calciatori che protestano con parole o gesti (nei confronti degli ufficiali di gara); entrano, rientrano o escono intenzionalmente dal terreno di gioco senza il preventivo consenso dell’arbitro; non rispettano la distanza prescritta quando il gioco è ripreso con un calcio d’angolo, un calcio di punizione o una rimessa dalla linea laterale; infrangono ripetutamente le Regole del Gioco (non è definito un numero specifico di infrazioni perché sia inflitta l’ammonizione); sono colpevoli di comportamento antisportivo.

Ho lasciato per ultima “Ritardare la ripresa di gioco” perché racchiude una serie di atteggiamenti che è contraria allo spirito del gioco ed è diretto ad alterarne in modo sleale il regolare svolgimento.

Quando un calciatore prende il pallone con le mani per eseguire una rimessa dalla linea laterale, aspetta qualche attimo trattenendo il pallone, fa finta di effettuare la rimessa ma improvvisamente cede il pallone a un compagno perché la esegua.

Ancora quando un calciatore ritarda l’uscita dal terreno di gioco al momento di essere sostituito. Accade molto spesso che quando una squadra sta conseguendo un risultato positivo, effettua una sostituzione solo per perdere tempo, ma questo rientra nello spirito del gioco perché esprime un diritto, quello del numero delle sostituzioni. A questo punto il regolamento prevede che entro trenta secondi si deve effettuare la sostituzione. Accade, invece, che il giocatore che deve abbandonare il terreno di gioco per farsi sostituire riesce a compiere l’impresa di far trascorrere almeno un minuto per riuscirci.

Altro caso quando si ritarda eccessivamente l’esecuzione di una ripresa di gioco come l’effettuazione di un calcio di punizione, una rimessa laterale, un calcio d’angolo, il rinvio del portiere.

Ancora quando un calciatore calcia lontano il pallone o lo porta via o provoca una situazione conflittuale muovendo o toccando il pallone dopo che l’arbitro ha interrotto il gioco oppure esegue un calcio di punizione da una posizione errata con l’intento di indurre l’arbitro a ordinarne la ripetizione.

Redazione

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