Testa bassa e lavorare. Walter Mazzarri ha fatto passare questo messaggio nelle ultime 48 ore a Castel Volturno: la vittoria di Bergamo è uno splendido punto di partenza – anzi, di ripartenza – ma non è abbastanza per dirsi fuori dalle difficoltà. Lo sa il toscano, che ha messo sulla mappa Real Madrid e Inter nei prossimi cinque giorni.
Un calendario complicato da cui si può uscire solo con il lavoro: quella del Bernabeu non sarà passerella: l’entusiasmo ritrovato a Bergamo spinge gli azzurri a Madrid per sfidare il Real di Ancelotti quantomeno a testa alta. Servirà sacrificio e un pizzico di fortuna oltre alla qualità che gli azzurri hanno già fatto vedere contro l’Atalanta, almeno per larga parte della gara.
Servirà recuperare le energie prima della partenza di domani, trovare un sostituto a Mario Rui e Olivera sulla fascia sinistra, ma da Bergamo il Napoli ha riportato con sé il rinnovato entusiasmo che fa sempre bene. Un Kvaratskhelia che sembra già in palla, un Elmas pronto a tornare decisivo, un Osimhen pronto a riprendersi il posto da titolare: il nigeriano azzurro non vuole mancare in un big match come quello di Madrid, in uno stadio come il Bernabeu che i rumors di mercato gli avevano accostato anche la scorsa estate. Mazzarri ripartirà dalle certezze, dai soldati Lobotka e Anguissa in mezzo al campo, con uno sguardo alla classifica del girone e un altro all’Inter.
Sì, perché il pareggio di ieri sera tra nerazzurri e la Juventus ha riaperto davvero anche il discorso per l’alta classifica. Il Napoli potrebbe portarsi domenica nuovamente a -5 dalla squadra di Inzaghi e azzerare così in sole due partite il gap che si era accumulato con Garcia. Prima, però, c’è da passare indenni l’esame Real: un punto o una sconfitta cambierebbero poco in classifica, spostando tutto il discorso qualificazione all’ultima giornata, solo una vittoria invece porterebbe gli azzurri agli ottavi con una partita d’anticipo sul calendario. Nel frattempo la capitale spagnola è già azzurra: 5mila i napoletani attesi, tra il settore ospiti esaurito e le altre tribune dello stadio. Come nel 2017, anche stavolta il Bernabeu sarà una porzione del tifo napoletano, speranzoso di riportarsi a casa una cartolina da non dimenticare di una serata magica.
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