Al termine della stagione in corso, Kylian Mbappé potrebbe lasciare definitivamente il PSG. Più di 200 partite con i parigini e quota 170 gol superati: numeri importanti a 25 anni. Quota 18 trofei in bacheca. Manca ancora la Champions League. Ma dopo la vittoria contro il Barcellona la strada pare essere in discesa. E come un gioco del destino dall’altro lato del tabellone spunta forte la candidatura del Real Madrid.
Già: il Real Madrid. Dopo anni di corteggiamento, la prossima sessione di mercato potrebbe essere finalmente quella del suo passaggio in Spagna. Da Bellingham a Vinicius, passando per Rodrygo e (chissà) Mbappé. Non male.
Nel 2005 l’arrivo di David Beckham dal Manchester United aveva interessato anche la politica. Nacque così una «legge Beckham». Quest’ultima garantisce agli stranieri che si trasferiscono in Spagna per diventare residenti la possibilità di pagare un’aliquota fissa ridotta del 24% fino a 600.000 euro solo sul reddito spagnolo per i primi sei anni di residenza.
Ma Beckham non è l’unico. Anche la politica francese – su tutti Macron – fece passi importanti per blindare Mbappé al PSG la scorsa sessione di mercato.
A confermarlo è stato proprio l’ex Monaco in un’intervista al New York Times: “Non avrei mai immaginato di parlare con il presidente del mio futuro e della mia carriera. Quindi è qualcosa di pazzo. Macron mi ha detto: «Voglio che tu rimanga. Non voglio che tu te ne vada adesso: sei così importante per il Paese». Quando te lo dice il presidente conta“.
Serve precisare come «legge Mbappé» sia solo un ‘soprannome’. È la comunità madridista che ha deciso di darle questo nome. Almeno per ora. Il motivo? Dovrebbe entrare in vigore proprio nel 2024: anno dell’arrivo a Madrid del talento parigino. Discorso inverso invece per Beckham. Esiste una vera e propria «legge Beckham».
Ma in cosa consiste? La legge stabilisce una detrazione del 20% dagli investimenti, sia in borsa che in società non quotate e attività finanziarie, effettuate da stranieri che risiederanno a Madrid durante il primo anno nella capitale.
Riguardo il francese. Ipotizziamo che Mbappé guadagni tra i 25M e i 35M a stagione. Se facesse investimenti che rientrano in questa legge andrebbe a pagare il 24,5% dell’IRPEF. Solamente il 2% in più di un lavoratore medio con un salario tra 12.000 e 18.000 euro lordi l’anno.
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