Questo Real Madrid è ancora il re d’Europa. E il suo condottiero è Zidane, più di un semplice allenaotore da quelle parti. Una scommessa vinta da Perez dopo la parentesi di Benitez, nel segno di un percorso infinito: da Milano a Cardiff. Doblete, poi. Liga più Champions League, la seconda consecutiva. Storia. Un’impresa firmata dai giocatori in campo ma soprattutto da quel francese in panchina: “Siamo contenti, nessuno l’ha vinta due volte di fila. Abbiamo lavorato tanto per questa doppietta. Quando sei in questo club puoi arrivare ovunque. Oggi abbiamo giocato con una bella Juventus, il primo tempo abbiamo sofferto: nella ripresa abbiamo gestito la palla, orchestrando la manovra come volevamo. Prima non ero scarso, ora non sono un genio: semplicemente amo il calcio, ma essere in questa squadra ti aiuta”.
E il futuro? “Ora riposiamo, per il prossimo anno vedremo. Ah, questa Juventus può tornare a giocare la finale di Champions: anche loro hanno fatto una grande partita, e per me rimane comunque una società importante, visti anche i miei cinque anni da calciatore in bianocnero”.
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