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Dominio Real: Girona, il sogno finisce qui?

Il Real Madrid non si ferma più. Diciottesimo risultato utile consecutivo, 4-0 contro il Girona e primo posto consolidato. Una prestazione e una vittoria che da una spallata alla Liga. Vinicius è imprendibile, Bellingham è Re Mida. E Carlo Ancelotti si gode lo spettacolo insieme agli 81.000 del Bernabeu. 

Troppo Real. Girona, finisce il sogno?

A tratti ingiocabili. Ancora una volta, il DNA del Real Madrid è chiaro: nelle partite importanti non sbaglia mai. Una vittoria che interrompe un testa a testa durato fino a poche ore dal calcio d’inizio. L’immagine della serata? Vinicius che, insieme a Bellingham, imita la sua ormai celebre esultanza davanti al pubblico del Bernabeu. Braccia spalancate e mani al cielo. “Aqui estoy” direbbero da quelle parti. Un’istantanea destinata a diventare la copertina della stagione. 

Due sconfitte in Liga per il Girona, entrambe contro i Blancos e il passivo è pesante: sette gol subiti e zero segnati. La squadra di Michel esce distrutta dal Bernabeu ma con un obiettivo ben chiaro, da qui fino all’ultima giornata: lottare per un posto in Europa. Forse il sogno del titolo finisce qui ma una sconfitta – seppur pesante – non rovina quanto fatto di straordinario fino ad ora.

Sono 20 in stagione per “Belligol”

Non è normale essere così decisivi a soli 20 anni nel club più grande del mondo. Non è normale giocare con la tranquillità di un veterano. Tutto questo non sarebbe normale a meno che il tuo nome sia Jude Bellingham: il centrocampista inglese decide il big match contro il Girona con una doppietta e sale a quota venti gol in stagione. Numeri atipici per un centrocampista che sta dominando il campionato spagnolo, in tutti i sensi. Non è la normalità ma Bellingham è in grado di rendere semplice qualsiasi cosa. Fuoriclasse. 

Ancora quattordici giornate e poi (forse) sarà trionfo. L’ennesimo di Carlo Ancelotti e il primo di “Hey Jude” che servirà per scacciare definitivamente i fantasmi del Signal Iduna Park della scorsa stagione.

Lorenzo Bloise

Classe 2001, nato nel comasco, oggi pendolare a Milano. Amante dello sport in tutte le sue sfaccettature: giocatore di provincia di basket, con il calcio mi sono limitato alla PlayStation. Cresciuto tra un doppio passo di Cristiano Ronaldo e un fadeaway di Dirk Nowitzki. Davanti alla televisione, allo stadio o al palazzetto con la stessa curiosità di un bambino. Highlights, repliche, interviste e dirette notturne: ogni scusa è buona per non perdermi nulla. La letteratura mi ha aiutato a riscoprire la bellezza e l'efficacia delle parole: le stesse che mi permettono di raccontare ciò che gli altri si limitano a guardare. Storie, anedotti e culture che si intrecciano tra di loro: per me lo sport è questo e tanto altro.

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