Ripartire dai giovani. È un chiaro imprinting quello dato dal Real Madrid per la nuova stagione, la prima dei blancos dopo 14 anni senza Karim Benzema, volato verso l’Arabia Saudita. Meno senatori in campo, più giovani di talento. E il segnale è arrivato già nell’esordio stagionale del Real Madrid a Bilbao, con la vittoria per 2-0 contro l’Athtletic.
Carlo Ancelotti, all’ultimo anno sulla panchina madridista prima di volare in Brasile per guidare la Seleçao, ha schierato una formazione titolare con un’età media di soli 24,7 anni, la più giovane schierata dal Real nelle ultime cinque stagioni. Una rivoluzione totale se si pensa che meno di tre mesi fa (era il 24 maggio) i blancos scendevano in campo contro il Rayo Vallecano con un’età media di 30,1 anni, la sesta più “anziana” nella storia del club.
La rivoluzione è passata da due fattori: il mercato e le scelte. Detto dell’addio di Benzema, come negli ultimi anni il Real ha deciso di investire sui giovani, spendendo 130 milioni complessivi per Bellingham (20 anni), Guler (18) e Fran Garcia (23), oltre a riportare a Madrid Brahim Diaz (23) nelle vesti di nuovo Asensio.
Dicevamo mercato, ma anche scelte. Già perché Ancelotti, a San Mames, ha lasciato in panchina due pilastri della storia recente delle merengues come Modric e Kroos, schierando il centrocampo “next gen” con Valverde, Tchouameni e Camavinga, oltre a Bellingham alle spalle di Rodrygo e Vinicius Jr. Tutti anagraficamente giovani, ma già veterani se si pensa che Camavinga, contro l’Athletic, ha toccato quota 100 presenze con il Real Madrid a soli 20 anni.
Inevitabilmente i riflettori ieri sera erano tutti puntati su Jude Bellingham, all’esordio con il Real. “Mister 100 milioni” ha impiegato solo 36 minuti per trovare la prima rete ufficiale con un’autentica perla: calcio d’angolo di Alaba e conclusione di controbalzo dell’inglese.
Un gol da record visto che è diventato il terzo più giovane a segnare al debutto in Liga con il Real nel XXI secolo a 20 anni e 44 giorni, dietro soltanto a Rodrygo (18 anni e 259 giorni contro l’Osasuna nel 201) e Camavinga (18 anni e 306 giorni contro il Celta Vigo nel 2021).
Cosa accomuna questi tre giocatori? Sono tutti a disposizione di Ancelotti in questa stagione. Oltre al record, Bellingham si è già preso il Real Madrid a suon di personalità come dimostra un altro dato: l’inglese, infatti, ha giocato la migliore partita in carriera per duelli vinti (13 su 16). L’Europa è già avvisata: il Real vuole tornare in alto con i suoi giovani.
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