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Polemiche, primato e identità: Real-Atletico può valere la Liga

Ancelotti e Simeone sulle panchine di Real e Atletico Madrid (IMAGO)
Ancelotti e Simeone sulle panchine di Real e Atletico Madrid (IMAGO)

A separare blancos e colchoneros c’è solo un punto di distanza, Madrid si accende

Questo Derby di Madrid non sarà come tutti gli altri. Una città, un cuore diviso a metà. Bianco e rosso, eleganza e passione. O forse no. Basti pensare al 93 recentemente indossato da Sergio Ramos (riferimento chiaro al cabezazo di Lisbona nella finale di Champions del 2014 vinta dal Real proprio contro i rivali) o all’orgoglio spesso manifestato da Fernando Torres nel raccontare un’infanzia da unico tifoso dell’Atletico. La sfida di stasera, sabato 8 febbraio, di scena al Bernabeu, può però già essere la più importante degli ultimi anni.

La sconfitta dei blancos, nel corso dell’ultima uscita contro l’Espanyol, ha di fatto avvicinato i colchoneros a un solo punto di distacco dagli eterni rivali. L’atmosfera, del resto, si è infuocata già fuori dal campo. Protagonisti a colpi di tweet? Proprio gli uomini di Simeone che, nella mattina del 5 febbraio, hanno pubblicato 4 istruzioni prima del match: buona preparazione fisica, massaggio prepartita, analisi minuziosa del rivale e usare ancora una volta la tv ufficiale per mettere pressioni sugli arbitri.

L’ironico riferimento? Alla lettera di tre pagine e mezzo a marca Real, spedita dal club sia alla federcalcio spagnola che al Consejo Superior de Deportes. Oggetto della discussione: il mancato rosso a Carlos Romero (poi autore del decisivo 1-0) per un fallo su Mbappè.

La risposta di Ancelotti in conferenza stampa non si è certo fatta attendere. Con l’allenatore ex Milan che ha spiegato come le mosse dei suoi siano solo dettate da un miglioramento dell’intero sistema arbitrale. Le polemiche non mancano, la qualità in campo neppure. Con l’1-1 dell’andata, deciso da Militão e Correa già abbondantemente in archivio.

Mbappè, assenze e voglia di vetta intatta: il momento del Real in vista dell’Atletico

Gestire l’emergenza e sfruttare la fame di Mbappè per tenersi stretto il primo posto: il momento del Real Madrid di Carlo Ancelotti, alla vigilia di una delle gare più importanti della stagione, può riassumersi così. Il club di Florentino Perez, infatti, deve ancora fare i conti con gli infortuni di Carvajal e Alaba, mentre sono da monitorare le situazioni relative a Vazquez e Camavinga. Una garanzia, tanto per cambiare, invece, Kylian Mbappè.

Il francese, dopo una prima parte di ambientamento, sta finalmente alzando i ritmi: sette gol nelle ultime sei gare tra tutte le competizioni, ventidue reti in stagione e una fame sempre più da nove vero, in linea con le speranze espresse in settimana da Cristiano Ronaldo, estimatore conclamato dell’ex PSG, pian piano sempre più nel suo habitat naturale. Per un tridente, quello con Vinicius e Rodrygo ai lati, capace di segnare già trenta reti. Il secondo trio più prolifico della Liga alle spalle del Barça che, con cinque gol in più e a sole quattro lunghezze dalla vetta, osserva interessato.

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Kylian Mbappé, Real Madrid (Imago)

 Novità e rilancio: come arriva al derby l’Atletico Madrid

Nella testa dell’Atletico Madrid, l’operazione vetta è già scattata. Parola di Àngel Correa visto che, proprio il marcatore dell’andata, in occasione di un evento, si è recentemente lasciato andare al pronostico: “Sappiamo che ci darebbe forza vincere e dico che vinciamo 2-0”. Le parole dell’argentino, riprese dal quotidiano spagnolo Marca, evidenziano così un ottimismo importante, sicuro figlio di un sistema frizzante e bello da vedere.

Il 4-4-2 disegnato da Simeone, capace di trasformarsi anche in 4-2-4, infatti, ha già portato parecchie soddisfazioni: dall’infinito e onnipresente contributo di Griezmann alla maturazione di Samuel Lino, fino alla coppia gol formata da Alvarez e Sørlot (sei reti in Liga per l’argentino, otto per il norvegese, stessa cifra di Grizou), perfettamente complementare ai meccanismi di squadra, o ai guizzi di Correa, decisivo in Champions col PSG e già a quota cinque reti. Ulteriore garanzia? L’apporto significativo di Giuliano Simeone. Il figlio del Cholo, tra polivalenza, garra e cinismo, è reduce da una doppietta da urlo contro il Getafe e ha messo a segno tre gol e due assist nelle ultime tre uscite.

Il Real scappa, l’Atletico sogna il sorpasso, Madrid s’incendia: il derby può valere una Liga.