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RB Leipzig: che fine ha fatto Davie Selke

Doveva essere l’acquisto per il definitivo salto di qualità dell’RB Leipzig (che poi c’è stato, ma non certo per merito suo…), doveva essere il futuro nove della nazionale tedesca, doveva essere il portabandiera della nuova generazione di stelline tedesche. Doveva, ma Davie Selke – almeno fino a oggi – non è stato. L’enorme somma di 8 milioni pagata al Werder Brema ormai due anni fa dal club della Red Bull per portarlo nell’allora rosa di Zweite Liga sembra essere evaporata: il talento del centravanti del classe 1995 latita. Appena due gol in questa stagione, segnati nell’esiguo spazio di 17 partite (meno di 400 i minuti giocati in Bundesliga). E anche con la nazionale U21, da tempo suo terreno di caccia, negli ultimi mesi ha faticato: dall’Olimpiade in poi solo due i gol segnati, conditi da prestazioni spesso incolore.

Il calo del rendimento di Selke, che ai tempi delle sue prime presenze con il Werder aveva fatto innamorare mezza Bundesliga, è riconducibile ovviamente a più fattori. In primis, il peso – non indifferente, per un allora 20enne – dovuto all’esorbitante cifra spesa dal Leipzig per portarlo via da Brema, città in cui è nato e cresciuto calcisticamente; in più, è da considerare l’aumento della competitività interna allo stesso RB, squadra che ha trovato in Werner (originariamente esterno, poi adattato proprio a centravanti con grandissimi risultati) e Poulsen due uomini offensivi in grado di soddisfare le esigenze tattiche di Hasenhüttl. Concetto semplice: niente nove di peso, niente Selke. Ma – va detto – il tedesco di origini etiopi non ha spesso trovato posto neanche quando le condizioni per vederlo in campo c’erano eccome.

Un rapporto difficile, dunque, quello tra Selke e l’RB Leipzig, che potrebbe portare anche a un inatteso dietrofront. Secondo quanto filtra dalla Germania, infatti, l’attaccante di Schorndorf potrebbe presto fare ritorno a Brema. Un sogno, quello del Werder, di poter riabbracciare uno dei grandi talenti prodotti dal suo settore giovanile (tranne che per una piccola parentesi, quando Selke è passato all’Hoffenheim) e lanciati in Bundesliga. Per ora, però, regna la cautela: ma chissà che, perchè no anche grazie a una qualificazione alla prossima Europa League, Selke possa essere stuzzicato dall’idea di rilanciarsi lì doveva tutto per lui è cominciato. E magari ritrovare la sua vena da crack del futuro, che oggi si stenta a riconoscere.

Redazione

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