La giornata di ieri verrà impressa negli annali del Rapid Bucarest. In primis perché, a 41 anni suonati, Daniel Pancu lascia il ruolo di allenatore-giocatore, diventando solamente il mister del glorioso club rumeno. Quella contro la Inainte Modelu, infatti, è stata l’ultima presenza nella carriera dell’ormai ex attaccante, passato anche dal Cesena agli albori del 2000.
E non è tutto: la partita di ieri sera è stata anche l’ultima disputata dal Rapid allo Stadio Giulești, storica casa del club romeno e che vide anche diversi passaggi di squadre italiane in Champions League, come l’Inter della stagione 93/94. Una serata vissuta con un trasporto emotivo importantissimo da parte del pubblico, che ha affollato la struttura pur disputando il campionato di terza divisione. Una rinascita, quella del Rapid, partita l’anno scorso, con il club che è stato rilevato dall’ex attaccante della Romania Daniel Niculae – anche lui con il doppio ruolo di giocatore-presidente – ed ha scalato le vette dalla quarta divisione dopo la bancarotta del 2016.
Non sarà un addio definitivo, comunque, al Giulești: lo storico stadio, infatti, verrà ricostruito da zero in vista delle gare di Euro 2020 che verranno disputate proprio nella nuova casa del Rapid Bucarest, che nel frattempo punta ad una pronta risalita nella massima serie nazionale.
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