Il retroscena di Raphinha: “Sono stato vicinissimo a giocare per l’Italia”

L’incredibile retroscena raccontato dall’attaccante del Barcellona: avrebbe potuto vestire la maglia azzurra
-1 a Inter-Barcellona, una sfida di fondamentale importanza per le due squadre: in palio, infatti, c’è la finale di Champions League.
I nerazzurri potranno contare sul fattore casa, i blaugrana su quello RLY: Raphinha, Lewandowski e Yamal.
Il teenager spagnolo ha già dato spettacolo al Montjuic, il bomber polacco rientra giusto in tempo dopo l’infortunio rimediato qualche settimana e il brasiliano ha propiziato il gol del 3-3.
E proprio per quest’ultimo quella di San Siro sarà una partita speciale, perché sancisce il ritorno in Italia: sapevate che l’esterno ex Leeds è stato vicinissimo a vestire la maglia azzurra? Lo ha rivelato lui stesso in un’intervista alla giornalista Isabela Pagliari.
Il retroscena
Tutto risale al periodo precedente a Euro2020, rinviato però all’estate del 2021 causa Covid. Lo staff di Roberto Mancini, inseguì a lungo il classe ’96, il quale aveva anche accettato la proposta.
Tutto, però, poi saltò a causa dei ritardi improvvisi nel rilascio del passaporto. Nell’immediato non fu una grossa perdita per la Nazionale, che riuscì anche a vincere quell’edizione degli Europei. Ma ora, visto il grande exploit, rimane più di qualche rimorso.
Le parole di Raphinha
“Sono stato molto vicino ad indossare la maglia dell’Italia. Sarei dovuto andare all’Europeo con loro, praticamente ero pronto. Ma il mio passaporto italiano non è arrivato in tempo“.
“I membri della Nazionale italiana mi chiamavano spesso, Jorginho era sempre al telefono con me e lo staff dell’Italia mi affascinava. Anche allora, però, avevo la speranza di giocare con il Brasile. Quell’1% di speranza c’era ancora. E per fortuna, il passaporto non è arrivato in tempo”.