Le parole di Claudio Ranieri a ‘Novantesimo minuto…di lunedì’ in onda su Rai Due
Il prossimo allenatore della Roma sarà un condottiero? “Lo vedremo soltanto vivendo”. Claudio Ranieri non si scompone e, come accaduto nelle scorse settimane, il nome del nuovo allenatore rimane un’incogonita.
“Sono un uomo fortunato, lo riconosco. Quello che mi hanno dato Cagliari e Roma è indescrivibile, nell’ultima c’è stato qualcosa da fare accapponare la pelle. Non ho mai ringraziato abbastanza i tifosi. Io non mi aspettavo la Curva Sud in quella maniera”. Ospite a “Novantesimo minuto…di lunedì” in onda su Rai Due, Ranieri ha ripercorso le tappe della sua carriera.
“Alla Juventus furono due anni molto belli. Arrivammo terzi al primo anno, secondi al secondo. Inter? Erano in crisi, mi chiamarono e facemmo 7 vittorie di fila. A dicembre Thiago Motta volle andare al Psg, dissi a Moratti di non venderlo e l’orologio si fermò”.
E non sono mancate le domande sul futuro: “Non allenerò mai più. Credo sia giusto. L’anno scorso ero sicuro di aver smesso e di stare tranquillo: avevo chiuso in bellezza, mi sembrava il finale giusto. Poi ci sono state richieste per farmi tornare in panchina. Lì inizi a pensare: ‘Perché mi chiamano?’. Ho detto: ‘Se mi chiamano Cagliari o Roma, vado’. Poi, a un certo punto, la Roma mi ha chiamato. Sono venuto volentieri, ma mi dispiaceva. Per me questa è mamma Roma, perché sono nato e sono sempre stato romanista. Cagliari è qualcosa di meraviglioso, un trampolino di lancio. Sono tornato lì dopo tanti anni e li ho riportati in Serie A. Dire: ‘Roma mamma e Cagliari moglie’ è la cosa giusta”.
Non solo Serie A. Ranieri ha riscritto la storia anche in Premier League: “La cosa che più mi è rimasta impressa di Leicester? Ero in un quartiere con una grossa comunità di indiani: molti di loro venivano lì e mi ringraziavano perché c’era stata una maggiore inclusione grazie alla squadra”.
Infine, Ranieri ha parlato di Lorenzo Pellegrini: “Mi dispiace del suo momento. Per me è uno dei migliori centrocampisti italiani, non so cosa gli sia successo, mi auguro che possa liberarsi. È un centrocampista forte: io ho avuto lui e Lampard, due centrocampisti bravissimi nel trovare il gol”.
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