Claudio Ranieri - IMAGO
L’allenatore della Roma, Claudio Ranieri, presenta in conferenza stampa il match contro la Fiorentina: le sue parole.
La 35ª giornata di Serie A inizia con il match tra Torino e Venezia, in programma venerdì 2 maggio. Domenica tocca alla Roma, che vuole proseguire la sua striscia positiva.
I giallorossi ospitano la Fiorentina, dopo la grande vittoria conquistata a San Siro contro l’Inter: il gol di Matias Soulé regala il diciottesimo risultato utile consecutivo alla Roma.
Claudio Ranieri, allenatore giallorosso, ha presentato la partita in conferenza stampa.
Di seguito le parole dell’allenatore della Roma.
Prima di tutto, Ranieri ha parlato delle possibilità per la Champions: “Dipende proprio dalla freschezza della squadra e dagli episodi che arrivano. Chi li sfrutta prima ha una buona possibilità. Non mi piace promettere, ma sono una persona positiva e ambiziosa e voglio il massimo da me stesso: chiedo questo ai miei giocatori. All’ultimo vedremo che avremo fatto, senza rimpianti. Domenica abbiamo una signora squadra, che nelle ultime 10 partite ha perso solo ieri sera e che ha tutte le carte in regola per andare in finale di Conference League. È una squadra con buonissimi giocatori e grande qualità, dovremo fare una super partita”.
Su Dovbyk ha detto: “Io ancora credo in lui, è un giocatore che ha fatto notevoli progressi e che ha ancora tanto da migliorare. Non è un acquisto sbagliato, perché se prendi il capocannoniere della Liga significa tanto. Poi c’è chi si adatta prima e chi dopo, ma lui ha comunque portato tanti punti importanti e il suo primo anno è positivo. Deve comunque migliorare“.
Ancora una volta interpellato sul futuro, ha dichiarato: “Nulla mi potrebbe far cambiare idea. Io amo la mia squadra, i miei colori e tutto quello che mi porterebbe egoisticamente a fare un altro anno sarebbe uno sbaglio per la Roma, per cui io dico no. Verrà un nuovo allenatore e dovrà avere il tempo di conoscere tutto, io l’aiuterò in tutto quello che lui mi domanderà”
Ma raggiungere la Champions con la Roma sarebbe un’impresa più grande della vittoria della Premier? Ranieri ha risposto: “Non sarebbe più grande del Leicester, anche se sono più legato alla Roma. È un altro tassello che porterò dentro il mio cuore, e questo per me è importante. Dico quindi di lottare, perché non dobbiamo avere recriminazioni”.
L’allenatore giallorosso ha anche motivato i pochi minuti giocati da gente come Paredes e Hummels nelle ultime uscite: “Ho scelto altri giocatori, stanno tutti bene e disponibili per cui scelgo quelli che reputo siano più funzionali per cercare la vittoria. I miei pensieri sono soltanto legati alla squadra avversaria e a come metterla in difficoltà”.
Dopodiché, sull’annuncio del prossimo allenatore: “Arriverà quando il presidente lo riterrà opportuno“.
E infine, sul discorso stadio di proprietà: “Si è vinto anche con stadi più piccoli, però se si vuole competere con grandi squadre e per decoro del calcio italiano bisognerebbe modernizzare gli stadi. Gli unici che lo fanno lentamente siamo noi, c’è troppa burocrazia e troppa gente dietro: questa è una vergogna dell’Italia. Chi sbaglia deve andare in galera”.
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